Il casco che rileva se si è “alticci”

Il casco che rileva se si è “alticci”
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Il casco. Per gli amanti delle due ruote è uno strumento di sicurezza alla guida. Ma, in questo caso, il casco assume un’altra identità: quella di compagno di viaggio e “osservatore speciale”. Un ruolo attivo, insomma, che non poteva che venire sviluppato attraverso l’alta tecnologia. E che porta la firma degli studenti dell’Iis “Vaglio Rubens” (oggi Iis “Gae Aulenti”), per la precisione dell’Ipsia, guidati dai docenti del Team dell’Innovazione Digitale dell’istituto, composto da Alessia Baldin, Giuseppe Aleci, Roberto Donini e Alberto Verdoia. La novità, battezzata “NonCasco+”, sarà presentata dai professori Aleci e Donini, con un gruppo di allievi, al prossimo Maker Faire, che si svolgerà a Roma dal 14 al 16 ottobre. E, su un totale di 600 progetti scolastici presentati, si è piazzata entro i primi dei 35 ammessi.Ma di cosa si tratta, nello specifico? Ebbene, troppo spesso si sente raccontare di giovani che salgono sul motorino o sulla moto dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. “NonCasco+” è stato creato proprio per rispondere a queste situazioni, che si possono fare molto pericolose: dotato di speciali sensori, questo strumento può infatti comunicare - in caso si tratti di un minorenne, direttamente ai genitori - quando è consentito guidare e quando no. Avvisa, in pratica, in caso di assunzione di alcolici, dell’affaticamento del conducente o se c’è un’emergenza; ancora, attraverso lo smartphone può inviare un messaggio di localizzazione via Gps; infine, rileva la presenza di monossido di carbonio e polveri sottili, fungendo anche da salutare filtro per chi lo indossa. L’invenzione dei docenti e degli studenti biellesi ha come obiettivo, quindi, la sicurezza dei ragazzi: si è, così, già ritagliata una vetrina speciale sul gettonato sito “Skuola.net”. E diverrà argomento di articolo per la rivista “Focus junior”, sul suo prossimo numero di ottobre. Promette bene, insomma, il suo prossimo ingresso al Maker Faire di Roma, ovvero l’edizione europea dell’evento nato nel 2006 a San Mateo, in California, e che è organizzata da Innova Camera e Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma per l’Innovazione (già Asset Camera) e la cui la mission consiste nel porre la città di Roma al centro del dibattito sull’innovazione. Il modello americano è stato pensato come evento family-friendly, ricco di invenzioni, che celebra la cultura del “fai da te” in ambito tecnologico. Solo nel 2015, Maker Faire ha vantato oltre 150 eventi in tutto il mondo, coinvolgendo complessivamente più di 1 milione e mezzo di visitatori. L’ultima edizione di Maker Faire Bay Area, a San Mateo, ha raccolto oltre 1.200 progetti e più di 145mila curiosi. All’evento di Roma, che porterà “NonCasco+” all’attenzione del mondo, sono attese centinaia di progetti, idee e invenzioni di makers, start-up, pmi innovative, scuole, università e Fab Lab.Fiero dei suoi studenti, il professor Aleci tiene a sottolineare il valore di studi sulla robotica, elettronica e sulla realtà aumentata, nei quali si stanno distinguendo i suoi studenti: «È importante che il nostro territorio coltivi questi interessi perché non sia solo legato al tessile. Dobbiamo molto in particolare all’elettronica, che ha contribuito significativamente alla vincita del bando per il Laboratorio di Occupabilità, che sorgerà a Biella».  Giovanna Boglietti

Il casco. Per gli amanti delle due ruote è uno strumento di sicurezza alla guida. Ma, in questo caso, il casco assume un’altra identità: quella di compagno di viaggio e “osservatore speciale”. Un ruolo attivo, insomma, che non poteva che venire sviluppato attraverso l’alta tecnologia. E che porta la firma degli studenti dell’Iis “Vaglio Rubens” (oggi Iis “Gae Aulenti”), per la precisione dell’Ipsia, guidati dai docenti del Team dell’Innovazione Digitale dell’istituto, composto da Alessia Baldin, Giuseppe Aleci, Roberto Donini e Alberto Verdoia. La novità, battezzata “NonCasco+”, sarà presentata dai professori Aleci e Donini, con un gruppo di allievi, al prossimo Maker Faire, che si svolgerà a Roma dal 14 al 16 ottobre. E, su un totale di 600 progetti scolastici presentati, si è piazzata entro i primi dei 35 ammessi.Ma di cosa si tratta, nello specifico? Ebbene, troppo spesso si sente raccontare di giovani che salgono sul motorino o sulla moto dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. “NonCasco+” è stato creato proprio per rispondere a queste situazioni, che si possono fare molto pericolose: dotato di speciali sensori, questo strumento può infatti comunicare - in caso si tratti di un minorenne, direttamente ai genitori - quando è consentito guidare e quando no. Avvisa, in pratica, in caso di assunzione di alcolici, dell’affaticamento del conducente o se c’è un’emergenza; ancora, attraverso lo smartphone può inviare un messaggio di localizzazione via Gps; infine, rileva la presenza di monossido di carbonio e polveri sottili, fungendo anche da salutare filtro per chi lo indossa. L’invenzione dei docenti e degli studenti biellesi ha come obiettivo, quindi, la sicurezza dei ragazzi: si è, così, già ritagliata una vetrina speciale sul gettonato sito “Skuola.net”. E diverrà argomento di articolo per la rivista “Focus junior”, sul suo prossimo numero di ottobre. Promette bene, insomma, il suo prossimo ingresso al Maker Faire di Roma, ovvero l’edizione europea dell’evento nato nel 2006 a San Mateo, in California, e che è organizzata da Innova Camera e Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma per l’Innovazione (già Asset Camera) e la cui la mission consiste nel porre la città di Roma al centro del dibattito sull’innovazione. Il modello americano è stato pensato come evento family-friendly, ricco di invenzioni, che celebra la cultura del “fai da te” in ambito tecnologico. Solo nel 2015, Maker Faire ha vantato oltre 150 eventi in tutto il mondo, coinvolgendo complessivamente più di 1 milione e mezzo di visitatori. L’ultima edizione di Maker Faire Bay Area, a San Mateo, ha raccolto oltre 1.200 progetti e più di 145mila curiosi. All’evento di Roma, che porterà “NonCasco+” all’attenzione del mondo, sono attese centinaia di progetti, idee e invenzioni di makers, start-up, pmi innovative, scuole, università e Fab Lab.Fiero dei suoi studenti, il professor Aleci tiene a sottolineare il valore di studi sulla robotica, elettronica e sulla realtà aumentata, nei quali si stanno distinguendo i suoi studenti: «È importante che il nostro territorio coltivi questi interessi perché non sia solo legato al tessile. Dobbiamo molto in particolare all’elettronica, che ha contribuito significativamente alla vincita del bando per il Laboratorio di Occupabilità, che sorgerà a Biella».  Giovanna Boglietti

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