Il Bona porta il Tricolore negli Usa

Il Bona porta il Tricolore negli Usa
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L’Iis “Eugenio Bona” di Biella è tornato a sventolare il Tricolore negli States.  L’istituto tecnico cittadino resta, infatti, la sola scuola ad aver rappresentato l’Italia al “Loundoun International Youth Leadership Summit 2017”. Complice la collaborazione stretta, per la prima volta, nel 2015, quando quattro studentesse e una docente della scuola, la professoressa Nicoletta Flecchia, sono entrate alla Park View High School di Sterling, in Virginia, vero fulcro del summit internazionale. Quella di quest'anno è stata la terza edizione della manifestazione. E, anche in quest’occasione, il Bona vi ha avuto accesso con una propria rappresentanza, rientrata a Biella di recente.

A volare negli Stati Uniti, questa volta accompagnati dal professor Enrico Furno Marchese, per rappresentare l’istituto diretto da Raffaella Miori, sono stati così: Luca Boglietti, Marco Badini, Caroline Cadeddu e Leontina Nenad (in foto, con il professor Furno Marchese).

Il commento della docente organizzatrice. «Sono gli studenti risultati meritevoli nella graduatoria, stilata per le selezioni interne - spiega la professoressa Nicoletta Flecchia, che ha organizzato anche questa terza trasferta, alla quale non ha potuto però prendere parte - Hanno dimostrato, in particolare, di conoscere a fondo la lingua inglese e di possedere disinvoltura e capacità di interazione».

Novità di questa “tornata”: «Dai loro profili emerge, tra l’altro, un aspetto molto positivo: sono rappresentati tutti gli ambiti dell’istituto, dal Turistico all’Amministrazione, Finanza e Marketing e anche la sede distaccata di Mosso». Il Summit. I temi toccati - l’anno scorso, lo ricordiamo, da un personaggio ospite di spicco come Madeleine Albright - hanno riguardato la questione della costruzione della pace tra le nazioni.

Il Loundoun International Youth Leadership Summit è, infatti, un’iniziativa di inter-cultura, che coinvolge ragazzi provenienti da ogni parte del pianeta e che, ogni anno, si trovano lì, in Virginia, per affrontare una discussione variegata su problemi concreti.

Due su tutti, tra quelli di questa edizione 2017: il movimento dei diritti civili e i conflitti internazionali. Argomenti, quelli sopra-citati, che mettono alla prova i ragazzi, che hanno sostenuto un esame di lingua e motivazionale e sono risultati avere i giusti requisiti. E tanta voglia di confrontarsi sul mondo, con il mondo.

Giovanna Boglietti

L’Iis “Eugenio Bona” di Biella è tornato a sventolare il Tricolore negli States.  L’istituto tecnico cittadino resta, infatti, la sola scuola ad aver rappresentato l’Italia al “Loundoun International Youth Leadership Summit 2017”. Complice la collaborazione stretta, per la prima volta, nel 2015, quando quattro studentesse e una docente della scuola, la professoressa Nicoletta Flecchia, sono entrate alla Park View High School di Sterling, in Virginia, vero fulcro del summit internazionale. Quella di quest'anno è stata la terza edizione della manifestazione. E, anche in quest’occasione, il Bona vi ha avuto accesso con una propria rappresentanza, rientrata a Biella di recente.

A volare negli Stati Uniti, questa volta accompagnati dal professor Enrico Furno Marchese, per rappresentare l’istituto diretto da Raffaella Miori, sono stati così: Luca Boglietti, Marco Badini, Caroline Cadeddu e Leontina Nenad (in foto, con il professor Furno Marchese).

Il commento della docente organizzatrice. «Sono gli studenti risultati meritevoli nella graduatoria, stilata per le selezioni interne - spiega la professoressa Nicoletta Flecchia, che ha organizzato anche questa terza trasferta, alla quale non ha potuto però prendere parte - Hanno dimostrato, in particolare, di conoscere a fondo la lingua inglese e di possedere disinvoltura e capacità di interazione».

Novità di questa “tornata”: «Dai loro profili emerge, tra l’altro, un aspetto molto positivo: sono rappresentati tutti gli ambiti dell’istituto, dal Turistico all’Amministrazione, Finanza e Marketing e anche la sede distaccata di Mosso». Il Summit. I temi toccati - l’anno scorso, lo ricordiamo, da un personaggio ospite di spicco come Madeleine Albright - hanno riguardato la questione della costruzione della pace tra le nazioni.

Il Loundoun International Youth Leadership Summit è, infatti, un’iniziativa di inter-cultura, che coinvolge ragazzi provenienti da ogni parte del pianeta e che, ogni anno, si trovano lì, in Virginia, per affrontare una discussione variegata su problemi concreti.

Due su tutti, tra quelli di questa edizione 2017: il movimento dei diritti civili e i conflitti internazionali. Argomenti, quelli sopra-citati, che mettono alla prova i ragazzi, che hanno sostenuto un esame di lingua e motivazionale e sono risultati avere i giusti requisiti. E tanta voglia di confrontarsi sul mondo, con il mondo.

Giovanna Boglietti

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