Il bilancio del "Naso in tasca"
«L’humour è l’antidoto per tutti i mali» così dice Hunter Patch Adams il primo clowndottore, che grazie al film che interpretò Robin Williams, tutto il mondo ha conosciuto.
Grazie a lui e a Michael Christensen (fondatore della Big Apple Circus Clown Care) oggi nel territorio di Biella e Ivrea è presente “Il Naso in Tasca”, un’organizzazione no profit attiva dal dicembre 2001, che opera negli ospedali, nelle case di riposo e nelle strutture per i portatori di handicap con l’obiettivo di portare i benefici del buonumore con la clownterapia. Il progetto è stato avviato grazie alla guida del presidente Laura Salza Briccarello. Attualmente ha preso il suo posto Loredana Favetto, che svolge la clownterapia dal 1999 nell’ospedale di Biella. E dal 2005 l’associazione appartiene alla Federazione nazionale clowndottori. Quest’anno inoltre partecipa all’Oscar per il Bilancio sociale, attraverso cui presenta le proprie attività, gli obbiettivi, l’utilizzo delle risorse umane ed economiche nel modo più trasparente e chiaro possibile.
Il Naso in Tasca è un’attività di volontariato, ed è sostenuta finanziariamente dalle manifestazioni svolte (ad esempio le due annuali “Clowntown” ai giardini Zumaglini di Biella e “Gioca con noi” al Centro Biella Fiere di Gaglianico, proprio quella che si è svolta ieri), dalla partecipazione a bandi e concorsi, dal contributo generoso di privati e aziende che credono in questo progetto. I fondi reperiti vengono utilizzati per la formazione, i materiali, uno spazio per poter fare riunioni e corsi (attualmente la sede operativa è in via Matteotti 77 a Gaglianico).
Per diventare clowndottore e ricevere il diploma bisogna affrontare una selezione, nella quale verrà decretato se si hanno i requisiti per diventarlo. «Bisogna - spiega Sara Adda, segretario dell’associazione - avere la capacità di contatto con se stessi e gli altri, saper lavorare insieme e collaborare, bisogna essere disponibili a prestare il proprio tempo e le proprie competenze, bisogna essere flessibili e versatili, ma soprattutto bisogna avere grandi capacità di resilienza e propensione al sorriso. Successivamente si dovranno seguire dei corsi di formazione, dei seminari, dei laboratori e dei tirocini, infine bisognerà superare una supervisione psicologica con la psicologa Simona Paia Ramella (che si occupa anche della preselezione). Ovviamente la formazione non si conclude con il diploma, ma continua con seminari, laboratori (ad esempio micromagia, giocoleria) e workshop, così da essere sempre aggiornati».
Oltre alla formazione, un clowndottore deve «tener conto del codice di abbigliamento (ad esempio non si possono utilizzare parrucche in quanto ricettacolo di virus e batteri, bisogna indossare un camice bianco reso allegro con delle decorazioni), deve rispettare delle regole e soprattutto deve sapere cosa non gli è concesso fare. Deve tra le altre cose sapere quali reparti sono convenzionati, se è in dubbio, piuttosto non entra» aggiunge Sara Adda.
Nei tredici anni di attività “Il Naso in Tasca” ha aderito, creato e portato avanti più di dieci progetti al di fuori degli ospedali. Ad esempio nel 2009 ha collaborato agli spettacoli di Parada nelle scuole (insieme all’associazione Intercultura di Ivrea e Parada Italia), ha partecipato alla Missione del Sorriso (a favore dei terremotati) sia in Abruzzo nel 2009, che in Emilia Romagna nel 2012, ha avviato nel 2011 il Progetto A (A come adolescenti) mirato ad «aiutare i giovani ad esprimersi, comunicare tra loro ed essere ascoltati». Ci sono state molte altre iniziative che avevano a che fare con il carcere, per il supporto ai familiari negli orari di visita; con la salute mentale (ad esempio la manifestazione Libera i Passi).
Oltre a esser state numerose le iniziative, le collaborazioni e i progetti, lo sono state anche le persone che hanno donato il loro tempo e le loro energie a questa organizzazione, più di 150 persone dal 2001. Attualmente sono 58 i clowndottori volontari.
Per maggiori informazioni si possono visitare: il sito www.ilnasointasca.org, la pagina facebook “il Naso in Tasca” oppure all’indirizzo e-mail info@ilnasointasca.org. Oppure si può telefonare ai seguenti numeri: 335 7460827, 347 8014956 o 349 4384065.