«Il bene del Biellese prima di tutto»

«Il bene del Biellese prima di tutto»
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BIELLA - Il “dopo Squillario” si chiama Franco Ferraris, 58 anni, sposato con Anna Zegna, due figli, amministratore delegato del Lanificio Zegna, con precedenti di impegno associativo e istituzionale circa 30 anni fa come presidente del Gruppo giovani Uib e come consigliere comunale di Biella. E’ lui, imprenditore indicato in Crb dalla Camera di commercio, il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella eletto a scrutinio segreto giovedì sera nella sede di via Garibaldi: ha prevalso con 8 voti a 6 sul notaio Paolo Tavolaccini, candidato più “vicino”  al leader uscente. «Un incarico - dice a bocce ferme - che ho accettato per puro spirito di servizio volontario». Il primo atto del neo presidente è stato  la rinuncia agli emolumenti previsti.  Il secondo, un omaggio al suo predecessore: «Dobbiamo tutti un ringraziamento fortissimo a Squillario per quel che ha fatto in vent’anni, dobbiamo essergli riconoscenti e, per quel che mi riguarda, sono pronto ad ascoltare tutti i suoi consigli». 

La attende una sfida impegnativa: come la affronterà? 

«Dovrò sicuramente imparare molto, ma credo di non arrivare impreparato. La responsabilità sociale nei confronti del territorio l’ho praticata concretamente come amministratore del Lanificio Ermenegildo Zegna, alla luce dei valori che il Gruppo da sempre persegue.  In 24 anni di attività, a Trivero, abbiamo collaborato con ogni amministrazione contribuendo a realizzare importanti opere, ad esempio l’asilo e la casa per gli anziani, nel solo interesse della comunità».

La lista della spesa in Crb è sempre molto lunga... 

«La situazione da vent’anni fa a questa parte è molto cambiata. Sono cresciuti i bisogni ma, nel frattempo, le risorse a disposizione si sono ridotte. Il Comitato di indirizzo e il Consiglio di amministrazione della Fondazione dovranno definire delle priorità avendo come unico riferimento il bene della comunità biellese. Siamo consapevoli dei tanti problemi che ci sono ma noi, in assoluta libertà, dovremo essere capaci di fare delle scelte utili e, nello stesso tempo, lungimiranti. Sarà un lavoro di indagine, valutazione e controllo che dovremo fare in un clima di grande collegialità».

Roberto Azzoni   

Leggi l’intervista completa sull’Eco di Biella di lunedì 4 maggio 2015

BIELLA - Il “dopo Squillario” si chiama Franco Ferraris, 58 anni, sposato con Anna Zegna, due figli, amministratore delegato del Lanificio Zegna, con precedenti di impegno associativo e istituzionale circa 30 anni fa come presidente del Gruppo giovani Uib e come consigliere comunale di Biella. E’ lui, imprenditore indicato in Crb dalla Camera di commercio, il nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella eletto a scrutinio segreto giovedì sera nella sede di via Garibaldi: ha prevalso con 8 voti a 6 sul notaio Paolo Tavolaccini, candidato più “vicino”  al leader uscente. «Un incarico - dice a bocce ferme - che ho accettato per puro spirito di servizio volontario». Il primo atto del neo presidente è stato  la rinuncia agli emolumenti previsti.  Il secondo, un omaggio al suo predecessore: «Dobbiamo tutti un ringraziamento fortissimo a Squillario per quel che ha fatto in vent’anni, dobbiamo essergli riconoscenti e, per quel che mi riguarda, sono pronto ad ascoltare tutti i suoi consigli». 

La attende una sfida impegnativa: come la affronterà? 

«Dovrò sicuramente imparare molto, ma credo di non arrivare impreparato. La responsabilità sociale nei confronti del territorio l’ho praticata concretamente come amministratore del Lanificio Ermenegildo Zegna, alla luce dei valori che il Gruppo da sempre persegue.  In 24 anni di attività, a Trivero, abbiamo collaborato con ogni amministrazione contribuendo a realizzare importanti opere, ad esempio l’asilo e la casa per gli anziani, nel solo interesse della comunità».

La lista della spesa in Crb è sempre molto lunga... 

«La situazione da vent’anni fa a questa parte è molto cambiata. Sono cresciuti i bisogni ma, nel frattempo, le risorse a disposizione si sono ridotte. Il Comitato di indirizzo e il Consiglio di amministrazione della Fondazione dovranno definire delle priorità avendo come unico riferimento il bene della comunità biellese. Siamo consapevoli dei tanti problemi che ci sono ma noi, in assoluta libertà, dovremo essere capaci di fare delle scelte utili e, nello stesso tempo, lungimiranti. Sarà un lavoro di indagine, valutazione e controllo che dovremo fare in un clima di grande collegialità».

Roberto Azzoni   

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