Ibrahim, mercoledì prossimo un presidio sindacale

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(7 dic. '09) Un caso di cronaca. Ma pure una vicenda legata al mondo del lavoro. E così si sono subito mobilitati i sindacati Cgil, Cisl e Uil per denunciare un fatto «figlio del lavoro nero e della non tutela dei diritti dei lavoratori». I tre sindacati hanno quindi indetto un presidio mercoledì davanti alla Prefettura (dalle 11 alle 12). «Questo omicidio non deve passare sotto silenzio - scrivono i sindacati in una nota congiunta -. I diritti dei lavoratori sembrano non avere più cittadinanza Un caso di cronaca. Ma pure una vicenda legata al mondo del lavoro. E così si sono subito mobilitati i sindacati Cgil, Cisl e Uil per denunciare un fatto «figlio del lavoro nero e della non tutela dei diritti dei lavoratori». I tre sindacati hanno quindi indetto un presidio mercoledì davanti alla Prefettura (dalle 11 alle 12). «Questo omicidio non deve passare sotto silenzio - scrivono i sindacati in una nota congiunta -. I diritti dei lavoratori sembrano non avere più cittadinanza e se, come in questo caso, il lavoratore è extra-comunitario, si possono verificare situazioni estreme. Non può essere questa la risultante della storia delle lotte del sindacato per l’ottenimento dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori, anche nel ricordo delle angherie subite dai nostri migranti all’estero». Sulla stessa lunghezza d’onda un documento diffuso da Rifondazione Comunista: «Di fronte alla protesta dei lavoratori, imprenditori possono pensare di risolvere le loro questioni con l’uso delle armi. Ieri il caso Landi alla Eutelia di Roma, oggi l’omicidio di un lavoratore a Zumaglia. Nell’esprimere dolore e cordoglio alla famiglia, ribadiamo la assoluta necessità di contrastare la politica di questo governo che propaganda la cultura dell’intolleranza». «E’ con rammarico notiamo come anche i media locali nell’affrontare l’argomento usino un tono troppo conciliante verso il carnefice - si conclude il documento -. Rifondazione esprime rabbia e sdegno sul fatto accaduto, esprime solidarietà ai familiari e porta il proprio impegno politico per contrastare questo imbarbarimento della vita e della politica». «La notizia dell’omicidio di Ibrahim M’Bodi giunge come un fulmine a ciel sereno lasciandoci storditi nel constatare quanto grave sia la degradazione sociale a cui sta portando il progressivo impoverimento di questo nostro territorio. Ci ricorda di quanto siano gravi e vicini i problemi dei diritti dei lavoratori e dell’integrazione degli stranieri» fanno sapere i giovani del Partito democratico.

7 dicembre 2009

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