I “Villaggi d’Europa” perdono due soci

I “Villaggi d’Europa” perdono due soci
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SORDEVOLO - La società cui fa capo una delle iniziative turistiche più innovative e riuscite del territorio perde due dei suoi principali tasselli. “Villaggi d’Europa”, la rete di alloggi dislocati in varie zone della Valle Elvo e destinati unicamente alla locazione a beneficio dei turisti, dice addio in un colpo solo a Provincia e Camera di Commercio, che fino ad oggi costituivano l’ossatura della società insieme con i Comuni di Sordevolo, Graglia e Muzzano. La decisione finirà anche sui tavoli del consiglio provinciale in programma per oggi alle 15.30: l’assemblea dovrà infatti ratificare il protocollo d’intesa che sancisce la cessione delle quote che facevano capo all’ente di via Quintino Sella.

La scelta non è stata presa a cuor leggero. Ma si è resa necessaria per ragioni di forza maggiore. «Siamo sostanzialmente obbligati a dismettere la nostra parte - afferma il presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo -: la legge ci impone di svincolarci da società non indispensabili, e purtroppo questo è il caso. Ma non ce ne andremo senza fornire il nostro contributo al progetto».  Secondo gli accordi, sia Provincia sia Camera di Commercio avrebbero dovuto versare circa 100mila euro in dieci anni a favore della società, per il pagamento dei mutui dei trenta alloggi, che oggi mettono a disposizione un totale di 200 posti letto, sotto la gestione di una società privata di Lessona. «Di questi ne verseremo 50mila», fa notare Ramella Pralungo. «E altrettanto farà la Camera di Commercio», puntualizza il sindaco di Sordevolo Riccardo Lunardon, al cui Comune - con Graglia e Muzzano - resterà d’ora in poi l’onere di proseguire da soli l’esperienza. «E’ una perdita per noi - afferma il sindaco -, ma non c’è molto che si possa fare. In ogni caso, l’accordo fatto con i soci uscenti ci consente di andare avanti senza subire colpi troppo duri. Quanto prima, la novità verrà ratificata anche dai tre consigli comunali».  

Veronica Balocco

SORDEVOLO - La società cui fa capo una delle iniziative turistiche più innovative e riuscite del territorio perde due dei suoi principali tasselli. “Villaggi d’Europa”, la rete di alloggi dislocati in varie zone della Valle Elvo e destinati unicamente alla locazione a beneficio dei turisti, dice addio in un colpo solo a Provincia e Camera di Commercio, che fino ad oggi costituivano l’ossatura della società insieme con i Comuni di Sordevolo, Graglia e Muzzano. La decisione finirà anche sui tavoli del consiglio provinciale in programma per oggi alle 15.30: l’assemblea dovrà infatti ratificare il protocollo d’intesa che sancisce la cessione delle quote che facevano capo all’ente di via Quintino Sella.

La scelta non è stata presa a cuor leggero. Ma si è resa necessaria per ragioni di forza maggiore. «Siamo sostanzialmente obbligati a dismettere la nostra parte - afferma il presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo -: la legge ci impone di svincolarci da società non indispensabili, e purtroppo questo è il caso. Ma non ce ne andremo senza fornire il nostro contributo al progetto».  Secondo gli accordi, sia Provincia sia Camera di Commercio avrebbero dovuto versare circa 100mila euro in dieci anni a favore della società, per il pagamento dei mutui dei trenta alloggi, che oggi mettono a disposizione un totale di 200 posti letto, sotto la gestione di una società privata di Lessona. «Di questi ne verseremo 50mila», fa notare Ramella Pralungo. «E altrettanto farà la Camera di Commercio», puntualizza il sindaco di Sordevolo Riccardo Lunardon, al cui Comune - con Graglia e Muzzano - resterà d’ora in poi l’onere di proseguire da soli l’esperienza. «E’ una perdita per noi - afferma il sindaco -, ma non c’è molto che si possa fare. In ogni caso, l’accordo fatto con i soci uscenti ci consente di andare avanti senza subire colpi troppo duri. Quanto prima, la novità verrà ratificata anche dai tre consigli comunali».  

Veronica Balocco

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