I treni che non aspettano e lo scaricabarile
Fino a qualche mese fa, le coincidenze tra il treno Torino-Milano ed il Santhià-Biella erano regolate in maniera dinamica. Sull’orario ufficiale è infatti riportata la seguente dicitura: “Il treno potrebbe subire un ritardo in partenza di 10 minuti per attesa coincidenza”. Questo permetteva di assorbire buona parte dei ritardi provocati dalla linea To-Mi, senza pregiudicare la cadenza dei treni sulla linea a binario unico. Da ormai due mesi a questa parte però, dalla centrale operativa di Torino non applicano più questa regola. Il treno Santhià Biella, viene fatto partire in perfetto orario, indipendentemente dal fatto che il To-Mi abbia anche solo pochi minuti di ritardo.Questa situazione si presenta più spesso nell’orario di punta (treno delle 18.40 da Santhià a Biella), in quanto in questa fascia è più alta la probabilità di ritardi sulla linea To-Mi, ma anche in altri orari, ad esempio il mattino, coinvolgendo le persone che vivono a Torino e lavorano a Biella o in qualsiasi altro momento della giornata. Il venerdì è ormai diventato una chimera arrivare a casa in orario e i pendolari si organizzano andando in macchina a Santhià o consumando ore di permesso per prendere altri treni a minor rischio. Proprio per questo motivo i pendolari hanno scritto a Trenitalia, per chiedere lumi su quanto sta accadendo.
Enzo Panell
iLeggi l’articolo integrale sull’Eco di Biella di giovedì 30 aprile 2015
Fino a qualche mese fa, le coincidenze tra il treno Torino-Milano ed il Santhià-Biella erano regolate in maniera dinamica. Sull’orario ufficiale è infatti riportata la seguente dicitura: “Il treno potrebbe subire un ritardo in partenza di 10 minuti per attesa coincidenza”. Questo permetteva di assorbire buona parte dei ritardi provocati dalla linea To-Mi, senza pregiudicare la cadenza dei treni sulla linea a binario unico. Da ormai due mesi a questa parte però, dalla centrale operativa di Torino non applicano più questa regola. Il treno Santhià Biella, viene fatto partire in perfetto orario, indipendentemente dal fatto che il To-Mi abbia anche solo pochi minuti di ritardo.Questa situazione si presenta più spesso nell’orario di punta (treno delle 18.40 da Santhià a Biella), in quanto in questa fascia è più alta la probabilità di ritardi sulla linea To-Mi, ma anche in altri orari, ad esempio il mattino, coinvolgendo le persone che vivono a Torino e lavorano a Biella o in qualsiasi altro momento della giornata. Il venerdì è ormai diventato una chimera arrivare a casa in orario e i pendolari si organizzano andando in macchina a Santhià o consumando ore di permesso per prendere altri treni a minor rischio. Proprio per questo motivo i pendolari hanno scritto a Trenitalia, per chiedere lumi su quanto sta accadendo.
Enzo Panell
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