Il divo Hauer si perde a Borriana

(8 lug) L’assale della sua Volvo V60 si è adagiato sul ceppo di un albero. E non c’è stato più verso di far muovere l’auto, bloccata lungo quel sentiero in mezzo ai boschi di Borriana. A perdersi a due passi da frazione Rivalta, un pugno di case in mezzo alla campagna, dove l’Oremo si tuffa nell’Elvo, non è stato un turista qualsiasi. Stando almeno al copione di “Blade Runner” (celebre cult movie del 1982 di Ridley Scott), il divo Rutger Hauer, 67 anni, nato a Breukelen, in Olanda, nelle sue vesti da replicante ha visto «cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...». Sempre sul set, è stato in grado di cavarsi d’impiccio da situazioni al limite dell’assurdo, come in “Furia cieca”, dove interpreta un reduce dal Vietnam che nonostante avesse perso totalmente la vista, grazie agli altri sensi amplificati riesce a sgominare eserciti di cattivi. Stavolta l’ha fatta molto più semplice: «Tempo fa mi hanno spiegato che quando in Italia si ha un problema, conviene sempre comporre il “112”...», ha poi confidato ai soccorritori l’attore - nel Biellese per girare il film Dracula di Dario Argento - ai soccorritori. (8 lug) L’assale della sua Volvo V60 si è adagiato sul ceppo di un albero. E non c’è stato più verso di far muovere l’auto, bloccata lungo quel sentiero in mezzo ai boschi di Borriana. A perdersi a due passi da frazione Rivalta, un pugno di case in mezzo alla campagna, dove l’Oremo si tuffa nell’Elvo, non è stato un turista qualsiasi. Stando almeno al copione di “Blade Runner” (celebre cult movie del 1982 di Ridley Scott), il divo Rutger Hauer, 67 anni, nato a Breukelen, in Olanda, nelle sue vesti da replicante ha visto «cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione...». Sempre sul set, è stato in grado di cavarsi d’impiccio da situazioni al limite dell’assurdo, come in “Furia cieca”, dove interpreta un reduce dal Vietnam che nonostante avesse perso totalmente la vista, grazie agli altri sensi amplificati riesce a sgominare eserciti di cattivi. Stavolta l’ha fatta molto più semplice: «Tempo fa mi hanno spiegato che quando in Italia si ha un problema, conviene sempre comporre il “112”...», ha poi confidato ai soccorritori l’attore - nel Biellese per girare il film Dracula di Dario Argento - ai soccorritori. E così ha fatto. Ha composto il prefisso che presto si trasformerà nel numero unico per le emergenze (alla stregua del “911” negli Stati Uniti) e ha chiesto aiuto. Gli operatori della centrale dei carabinieri di Biella, hanno trasferito la chiamata a quella di Torino dove è previsto per ogni turno un militare poliglotta. Il divo olandese ha così potuto spiegare ogni cosa all’appuntato scelto in linea che lo ha rassicurato e si è fatto descrivere la zona. Nel frattempo, grazie al localizzatore satellitare messo in funzione dalla caserma di Biella, il famoso attore è stato rintracciato e raggiunto da una “gazzella” del Nucleo radiomobile e da una pattuglia del comando di Salussola, seguite a ruota da un carrattrezzi. L’attore olandese - noto anche per aver girato tanti altri film che hanno fatto la storia del cinema come «Ladyhawke” o “I falchi della notte” oppure “La leggenda del Santo Bevitore” - è stato così tratto in salvo. Nonostante - sempre come da copione - abbia «visto i raggi “B” balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser...», Hauer ha poi ammesso candidamente d’aver avuto qualche momento di sbandamento all’idea di dover trascorrere la notte in quel bosco. Nel film di Dario Argento, girato in varie parti del Biellese e più che mai al Ricetto di Candelo, l’attore olandese interpreta il cacciatore di Dracula, Van Helsing.
8 luglio 2011