Guardia medica, un'eccellenza
C’era una volta la Guardia medica, presidio sanitario un po’ di frontiera. Un luogo dove si presentavano, anche, soggetti a rischio. Molto a rischio. Persone ai margini della società, che potevano sperare di ottenere ascolto e medicine senza rispettare tutti i protocolli. Magari alzando la voce o con atteggiamenti aggressivi. Tossicodipendenti o stranieri, ma non solo. Perché è più facile presentarsi in via Cerrione al Villaggio Lamarmora, rispetto al Pronto soccorso dell’ospedale, se si hanno strane idee in testa. Gli spazi sono piccoli, i medici presenti pochi. Da qui leggende metropolitane e problemi reali. «Tutto più o meno vero. Ma vent’anni fa. Oggi non è più così - assicura la responsabile, Nadia Agostino, medico ed ex direttore dell’ospedale -. Questo non significa che i medici non possano incontrare difficoltà o casi problematici, anche dal punto di vista della propria sicurezza. Ma direi che il clima è cambiato ed i pazienti che si avvalgono del servizio sono di tutti i tipi, senza possibilità di facili etichette sociali e di classe. Questo per quanto riguarda Biella e il Biellese, magari altrove le condizioni ambientali sono differenti».
Ieri e oggi. Quella che per tradizione viene chiamata Guardia medica, oggi ha la nuova denominazione di “Servizio di continuità assistenziale”. «I casi seguiti sono i più disparati: l’anziano che ha terminato i medicinali “salva vita”, la persona che fa fatica a respirare, la mamma con il figlioletto con la febbre e la persona con il mal di pancia o il mal di denti... Emergenze e problemi molto semplici, casi gravi che necessitano del ricovero in ospedale e falsi allarmi. Di tutto e di più - aggiunge Agostino -. Giovani, adulti, anziani. Uomini e donne. Il principio è quello di un servizio che, anche di notte, e nei fine settimana, prosegue l’assistenza che la persona riceve dal proprio medico di base. Che nel passato non sempre sia stato così, è un altro paio di maniche». «Sono responsabile in Guardia medica, a diverso titolo, dal 1987 - aggiunge, il medico -. Certamente in tanti anni ne abbiamo viste di tutti i colori, non proprio come nelle serie televisive. Attualmente però la situazione non ha criticità e la professionalità dei medici ha consentito al servizio di raggiungere livelli di eccellenza. Questo non ci mette al riparo da qualche critica, perché in effetti ci sono persone che si presentano con richieste singolari. Esempi? Certificazioni di malattie inesistenti che consentano di assentarsi dal lavoro o presentazioni sanitarie specialistiche. E poi tante volte impera il “tutto e subito” o la pretesa di visite a casa senza presupposti. Normale amministrazione, direi da sempre».