Grande festa in onore del bar senza slot

Grande festa in onore del bar senza slot
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COGGIOLA - Per lei non e? una crociata. Tantomeno una guerra contro qualcosa o qualcuno. E’ semplicemente una scelta. «Una scelta libera e volontaria che ho compiuto anni fa, quando ho aperto il mio bar, e nella quale continuo a credere profondamente». Annarita Garatti, titolare del caffe? di via Roma che porta il suo nome (seppur nella forma abbreviata con cui tutti la conoscono, Anna), si sente quasi spaesata di fronte all’attenzione che da ogni parte, negli ultimi, sta ricevendo. Come se il suo non fosse un merito, o come se certe scelte dovessero essere semplicemente considerate normali. E invece, in un Paese nel quale fare il barista significa spesso turarsi il naso e raccogliere introiti anche dai disagi altrui, installando quelle famigerate slot-machine che tante persone hanno portato alla rovina, la decisione di Anna cosi? scontata non e?. Perche? lei, da sempre, ha deciso di non far entrare nel suo locale nessuna di quelle macchine infernali. «Ne? mai lo faro?», chiarisce. «Cosi? come mai vi accendero? una tv».

Ovvio, quindi, che il Caffe? Anna oggi possa a buon diritto essere preso ad esempio da chi ha deciso di fare della lotta alle slot la sua bandiera, soprattutto negli stessi giorni in cui in consiglio regionale e? stata approvata la legge Per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco dazzardo patologico. Il movimento Slotmob, nato nel 2013 «a seguito - spiegano i promotori - di un incontro tra persone provenienti da diverse realta? del mondo accademico e dei movimenti preoccupati dal dilagare senza controllo del fenomeno del gioco di azzardo nel nostro Paese e nei nostri territori», grazie anche alla segnalazione riportata sul bollettino parrocchiale di Coggiola, e? venuto in qualche modo a conoscenza della scelta di Anna. E ha deciso di premiarla. Un premio simbolico, a lei come rappresentante di tutti gli esercenti - perche? certamente in Italia ce ne sono anche altri - che hanno deciso di rinunciare a una parte di guadagni per questioni di tipo etico. «Mi hanno contattata - racconta Anna - e mi hanno chiesto se fossi stata disposta ad ospitare nel mio locale un evento per omaggiare la mia scelta di non ospitare slot-machine. Ovviamente ho accettato». Il grande evento (che i promotori definiscono «ad alto contenuto ludico e sociale») avra? luogo sabato 7 maggio, nel locale di via Roma 105, grazie allorganizzazione di Pro logo Coggiola, Oratorio San Giorgio di Coggiola, Caritas Biella e #shareat, nellambito appunto della campagna Slotmob, che proprio a Biella ha trovato negli anni un suo particolare radicamento. La giornata avra? anche una sua declinazione nazionale, con Coggiola scelta proprio a rappresentare il Piemonte. Si trattera?, in sostanza, di un’occasione non per colpevolizzare i baristi che hanno scelto di ospitare le slot nei loro locali, ma per «sollevare il problema legato al fenomeno dilagante del gioco d’azzardo - come ha dichiarato nei giorni scorsi il parroco di Coggiola, don Carlo Borrione - che e? legalizzato. In molti hanno rovinato le loro vite con il gioco, purtroppo si tratta di una vera dipendenza. La festa e? quindi un modo per promuovere il gioco e il divertimento “sano”». Il programma prevede alle 18.30 l'apericena, con torneo di calcetto e ping pong e giochi per tutti. Alle 19.30 sara? di scena "Il tarlo" di Beppe Pellitteri, che proporra? lo spettacolo teatrale "Il peluche", con il racconto di tre storie che si intrecciano sul gioco d'azzardo, per la regia di Fabrizio Giacomazzi. A seguire, musica blues e jazz con il trio Soup.

Veronica Balocco 

COGGIOLA - Per lei non e? una crociata. Tantomeno una guerra contro qualcosa o qualcuno. E’ semplicemente una scelta. «Una scelta libera e volontaria che ho compiuto anni fa, quando ho aperto il mio bar, e nella quale continuo a credere profondamente». Annarita Garatti, titolare del caffe? di via Roma che porta il suo nome (seppur nella forma abbreviata con cui tutti la conoscono, Anna), si sente quasi spaesata di fronte all’attenzione che da ogni parte, negli ultimi, sta ricevendo. Come se il suo non fosse un merito, o come se certe scelte dovessero essere semplicemente considerate normali. E invece, in un Paese nel quale fare il barista significa spesso turarsi il naso e raccogliere introiti anche dai disagi altrui, installando quelle famigerate slot-machine che tante persone hanno portato alla rovina, la decisione di Anna cosi? scontata non e?. Perche? lei, da sempre, ha deciso di non far entrare nel suo locale nessuna di quelle macchine infernali. «Ne? mai lo faro?», chiarisce. «Cosi? come mai vi accendero? una tv».

Ovvio, quindi, che il Caffe? Anna oggi possa a buon diritto essere preso ad esempio da chi ha deciso di fare della lotta alle slot la sua bandiera, soprattutto negli stessi giorni in cui in consiglio regionale e? stata approvata la legge “Per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. Il movimento Slotmob, nato nel 2013 «a seguito - spiegano i promotori - di un incontro tra persone provenienti da diverse realta? del mondo accademico e dei movimenti preoccupati dal dilagare senza controllo del fenomeno del gioco di azzardo nel nostro Paese e nei nostri territori», grazie anche alla segnalazione riportata sul bollettino parrocchiale di Coggiola, e? venuto in qualche modo a conoscenza della scelta di Anna. E ha deciso di premiarla. Un premio simbolico, a lei come rappresentante di tutti gli esercenti - perche? certamente in Italia ce ne sono anche altri - che hanno deciso di rinunciare a una parte di guadagni per questioni di tipo etico. «Mi hanno contattata - racconta Anna - e mi hanno chiesto se fossi stata disposta ad ospitare nel mio locale un evento per omaggiare la mia scelta di non ospitare slot-machine. Ovviamente ho accettato». Il grande evento (che i promotori definiscono «ad alto contenuto ludico e sociale») avra? luogo sabato 7 maggio, nel locale di via Roma 105, grazie all’organizzazione di Pro logo Coggiola, Oratorio San Giorgio di Coggiola, Caritas Biella e #shareat, nell’ambito appunto della campagna Slotmob, che proprio a Biella ha trovato negli anni un suo particolare radicamento. La giornata avra? anche una sua declinazione nazionale, con Coggiola scelta proprio a rappresentare il Piemonte. Si trattera?, in sostanza, di un’occasione non per colpevolizzare i baristi che hanno scelto di ospitare le slot nei loro locali, ma per «sollevare il problema legato al fenomeno dilagante del gioco d’azzardo - come ha dichiarato nei giorni scorsi il parroco di Coggiola, don Carlo Borrione - che e? legalizzato. In molti hanno rovinato le loro vite con il gioco, purtroppo si tratta di una vera dipendenza. La festa e? quindi un modo per promuovere il gioco e il divertimento “sano”». Il programma prevede alle 18.30 l'apericena, con torneo di calcetto e ping pong e giochi per tutti. Alle 19.30 sara? di scena "Il tarlo" di Beppe Pellitteri, che proporra? lo spettacolo teatrale "Il peluche", con il racconto di tre storie che si intrecciano sul gioco d'azzardo, per la regia di Fabrizio Giacomazzi. A seguire, musica blues e jazz con il trio Soup.

Veronica Balocco 

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