Goa Boa, Gentile: «Non retrocedo»
«Non retrocedo di un metro dalla mia decisione, non ci sono margini di trattativa. La licenza parla chiaro, l’italiano lo sappiamo tutti. Abbiamo autorizzato un locale di intrattenimento a tenere aperto e a somministrare bevande fino alle 3 di notte, come succede con i bar al di fuori della Ztl. Ma non abbiamo mai dato il permesso per creare una discoteca a cielo aperto». Il sindaco di Biella, Dino Gentile, è categorico. Dalle 23 in poi al Goa Boa Summer, il locale estivo aperto allo stadio Pozzo La Marmora, la musica sarà vietata, come scritto nell’ordinanza notificata martedì scorso ai gestori.
«Licenza chiara». Gentile insiste sul contenuto della licenza che è stata rilasciata ai gestori. «C’è scritto chiaramente - dice - che dopo le 23 non debbono arrecare disturbo alla quiete pubblica. Le rilevazioni effettuate dall’Arpa, che ricordo essere un organo non comunale, ci hanno detto che i decibel superavano quelli previsti dalla legge. Io sono per il divertimento dei ragazzi ma non quando va a ledere la tranquillità dei cittadini che in queste settimane hanno protestato, raccolto firme e mi hanno chiamato anche a casa alle due e mezzo di notte. Di fronte a queste cose un sindaco non può che intervenire. Perché in questa città ci sono delle regole e vanno rispettate». «Più sopralluoghi». Il primo cittadino racconta di essersi recato una prima volta a parlare con i gestori, per metterli in guardia. Poi di essere passato un’altra sera intorno all’una e trenta. «E la musica - sottolinea - si sentiva eccome». Infine di aver inviato una diffida prima dell’ultimo provvedimento. «Perché i cittadini erano esasperati e io non potevo far finta di nulla di fronte alle proteste di molti. Nel silenzio della notte la musica si percepiva fino al Villaggio La Marmora, figuriamoci l’esasperazione di chi abita proprio a ridosso del locale. Ripeto, quando il divertimento dei giovani non arreca disturbo ai cittadini io sto con loro, altrimenti non posso far altro che intervenire con fermezza. Questo deve servire anche come monito per il futuro».