Gemellaggio europeo

Gemellaggio europeo
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Si chiama “Beautiful Europe” ed è un progetto che punta ad avvicinare cinque diverse località del Vecchio Continente. Il capofila è Cavaglià (foto) e la formula quella classica del gemellaggio, ma con una differenza: i fondi per creare un ponte tra Italia, Francia, Bulgaria, Lettonia e Malta potrebbero arrivare dalla Comunità Europea.

Il sindaco. «Già da tempo inseguiamo con determinazione l’idea di unire Cavaglià in gemellaggio con un paese europeo – spiega il sindaco Giancarlo Borsoi – la riteniamo una grande opportunità per aumentare la nostra visibilità e per creare legami di carattere turistico, culturale, sociale ed economico con territori nuovi. Anche i gemellaggi però hanno un costo e in questo momento non ci sembrava corretto far gravare un’iniziativa del genere sulle casse comunali, così abbiamo pensato di puntare ai fondi dell’Unione Europea».

La storia. E i motori si sono avviati, con l’aiuto di un consulente esperto nel settore, è stato stilato un progetto che ha individuato come partner i paesi di Montbazin (Francia), Elena (Bulgaria), Amata (Lettonia) e Gharb (Malta), che insieme a Cavaglià concorreranno all’accesso di fondi studiati appositamente per incoraggiare i gemellaggi. Punto forte del documento è, e deve essere, la motivazione presentata dai cinque per ottenere il consenso dell’Unione. «Abbiamo scelto come filo conduttore i giovani – prosegue il primo cittadino –  svilupperemo temi legati alla società e al mercato del lavoro in una serie di conferenze che saranno ospitate dai paesi partecipanti, partendo proprio da Cavaglià in qualità di capofila. È una grande opportunità, parliamo della possibilità di aggiudicarci 115 mila euro, con i quali avviare la prima fase dei lavori che durerà circa un anno». E qui, con un po’ di maestria e fortuna, potrà partire una collaborazione destinata a rafforzarsi nel tempo: «Il progetto che abbiamo presentato ed i fondi a cui aspiriamo serviranno a dare il “la” ad una sinergia che ci auguriamo essere lunga e fruttuosa. Vorremmo coinvolgere i nostri ragazzi concretamente nell’iniziativa permettendo loro di conoscere meglio alcune realtà europee diverse dalla nostra – conclude Borsoi -. Non è da escludere, poi, che possano nascere delle collaborazioni, Garb per esempio è una località turistica e noi abbiamo molti giovani che frequentano un istituto alberghiero. Montbazin, nel sud della Francia, il primo luogo che abbiamo contattato e visitato, come Cavaglià ha una forte vocazione all’agricoltura e alla viticoltura».

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