Funicolare verso l’automatizzazione

Funicolare verso l’automatizzazione
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BIELLA - Di nero su bianco non c’è ancora nulla, ma il futuro della funicolare del Piazzo sembra ormai segnato. Addio alle rotaie oggi esistenti, per lasciare spazio a un sistema che consentirà l’automatizzazione dell’impianto di risalita, capace di funzionare anche senza la presenza di personale attualmente fornito da Atap (tre persone impegnate nei vari turni per dare una copertura di sette giorni su sette). 

BIELLA - Di nero su bianco non c’è ancora nulla, ma il futuro della funicolare del Piazzo sembra ormai segnato. Addio alle rotaie oggi esistenti, per lasciare spazio a un sistema che consentirà l’automatizzazione dell’impianto di risalita, capace di funzionare anche senza la presenza di personale attualmente fornito da Atap (tre persone impegnate nei vari turni per dare una copertura di sette giorni su sette). 

La decisione, come detto, non è ancora stata messa nero su bianco, ma il progetto presentato nella commissione apposita della scorsa settimana lascia pochi spazi ai dubbi sulla decisione della giunta Cavicchioli. Al 31 ottobre, data in cui scadrà la proroga di esercizio (che però deve ancora essere ottenuta dopo i lavori di manutenzione che dovranno concludersi entro l’8 maggio) e la funicolare cambierà volto. Cabine leggermente più piccole, addio ai binari e addio alle postazioni di controllo del personale. In arrivo invece gabbie in vetro alla stazione di partenza e di arrivo, come previsto dalla normativa che regola gli ascensori inclinati. Il costo dell’intera operazione è identico alla risistemazione della funicolare con le caratteristiche odierne: 1,2 milioni di euro. Il risparmio è invece dettato dalla possibilità di far funzionare l’impianto senza la presenza di operatori.  Tra maggioranza e minoranza non c’è assolutamente convergenza sul parere, con i secondi molto critici sull’ipotesi di automatizzazione. 

Enzo Panelli

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