«Funghi? Situazione disastrosa»

A consultare Facebook si direbbe il contrario. Si penserebbe che sia finalmente scattata l’ora X. Il momento paradisiaco delle raccolte abbondanti e delle risottate come non ci fosse un domani. Funghi a gogò. Cestini, casse, piatti. In ogni dove. Belli, freschi, sani. Ma è solo un’illusione. O meglio: è la fortunata sorte toccata ad alcune, poche zone del Biellese, territorio storicamente vocato ad una certa produzione micologica e invece da qualche tempo mortificato da un clima che di quell’antica virtù naturale lascia ormai pochi ricordi. Insomma: i funghi ci sono. Ma non ci sono.
A chiarire i termini del paradosso è Roberto Pozzi, presidente del Gruppo micologico biellese e delegato all’Assemblea nazionale, il quale - conscio delle pubblicazioni dal sapore miracoloso comparse nei giorni scorsi sui social network - traccia in realtà un quadro ben più desolante di quel che l’apparenza farebbe immaginare. «La situazione biellese è disastrosa - afferma Pozzi -. E’ ormai da tre anni che questa terra non produce più i funghi di un tempo. E il trend prosegue. Non ci resta che sperare in qualche giorno di buona pioggia, quella capace di imbibire realmente il terreno, senza devastarlo. e poi attendere una quindicina di giorni per vedere che succede».
Veronica Balocco
A consultare Facebook si direbbe il contrario. Si penserebbe che sia finalmente scattata l’ora X. Il momento paradisiaco delle raccolte abbondanti e delle risottate come non ci fosse un domani. Funghi a gogò. Cestini, casse, piatti. In ogni dove. Belli, freschi, sani. Ma è solo un’illusione. O meglio: è la fortunata sorte toccata ad alcune, poche zone del Biellese, territorio storicamente vocato ad una certa produzione micologica e invece da qualche tempo mortificato da un clima che di quell’antica virtù naturale lascia ormai pochi ricordi. Insomma: i funghi ci sono. Ma non ci sono.
A chiarire i termini del paradosso è Roberto Pozzi, presidente del Gruppo micologico biellese e delegato all’Assemblea nazionale, il quale - conscio delle pubblicazioni dal sapore miracoloso comparse nei giorni scorsi sui social network - traccia in realtà un quadro ben più desolante di quel che l’apparenza farebbe immaginare. «La situazione biellese è disastrosa - afferma Pozzi -. E’ ormai da tre anni che questa terra non produce più i funghi di un tempo. E il trend prosegue. Non ci resta che sperare in qualche giorno di buona pioggia, quella capace di imbibire realmente il terreno, senza devastarlo. e poi attendere una quindicina di giorni per vedere che succede».
Veronica Balocco