Forconi, ancora proteste

Forconi, ancora proteste
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Forconi, anche nel 2014. Il movimento di protesta che ha scosso il Paese, e attraversato Biella, nelle scorse settimane, è deciso a tenere alta la bandiera della contestazione contro la cattiva politica locale e nazionale. Ad oltranza.
La lotta. I manifestanti biellesi hanno mantenuto il presidio all’ingresso della città, vicino al “Mercatone Uno”, in attesa che arrivi sotto il Mucrone Lucio Chiavegato, uno dei leader a livello nazionale del popolo dei forconi. Chiavegato è noto per le sue posizioni di indipendentista veneto con i “Liberi imprenditori federalisti europei” e fa capo alla fazione meno oltranzista dei forconi. L’appuntamento è per giovedì mattina, ore 10,30 circa, per un comizio e in pratica un riconoscimento di quanto svolto dagli attivisti biellesi nei giorni scorsi.

La scissione. Anche nel Biellese, comunque, s’è consumata la scissione avvenuta altrove, tra estremisti e moderati, cioè tra chi voleva e vuole manifestare accordandosi con le forze dell’ordine e chi invece cerca scontri e soluzioni radicali quando non illegali. Tra i biellesi, per capirci, c’era chi voleva bloccare il casello autostradale di Carisio. Scelta bocciata dalla maggioranza del gruppo, che continua ad avere un dialogo aperto con la Questura e la Prefettura per quanto riguarda l’organizzazione dei presidi, le manifestazioni ed i cortei. Chi voleva lo scontro a tutti i costi, pare, essere stato allontanato.

Il caso. Intanto a minare la serenità del forconi locali, un episodio spiacevole che si sarebbe verificato il giorno di Natale. In un momento in cui la sede-tenda non era presidiata dai militanti, qualcuno si sarebbe introdotto e avrebbe messo a soqquadro gli ambienti. Nessun furto o vero danno, solo molto disordine all’insegna del volere fare un dispetto e, forse, dare un segnale... Possibile una denuncia nei prossimi giorni, magari avvalendosi delle riprese di qualche telecamera di video-sorveglianza presente in zona.

Attività. Il gruppo intanto prosegue la raccolta di firme (dicono oltre 3000) sui propri cavalli di battaglia (tagli dei costi della politica e diminuzione delle tasse) e l’attività di consulenza e sostegno per chi deve compilare la dichiarazione dei redditi e sul canone Rai, grazie alla presenza di alcuni commercialisti.Paolo La Bua

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