Fondi a rischio blocco

Fondi a rischio blocco
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Una mano per dare e una mano per bloccare. E’ un destino strano quello dei  “Comuni di confine”, definizione affascinante per quei paesi i cui territori appunto toccano le Regioni a statuto speciale, quindi, nella mentalità del legislatore, in passato maggiormente soggette a problemi di spopolamento. Nel caso dei Comuni biellesi il confine è ovviamente con la Valle D’Aosta, in realtà quasi per tutti toccata solo attraverso isole amministrative ben lontane dal cuore dei paesi. Da qui gli aiuti che negli anni sono arrivati in buona quantità. Aiuti che, al di là della crisi, pure nell’ultimo stanziamento sono stati ingenti. Solo nel Comune di Graglia sono arrivati nelle scorse settimane circa 750 mila euro.

Una cifra ragguardevole. E soprattutto molto utile in questi tempi di tagli. Il problema però è il rischio che il “Patto di stabilità”, altra faccia dello Stato, blocchi le possibilità di movimento delle finanze comunali. Da qui la protesta, a livello nazionale, che ha portato l’associazione che rappresenta queste 474 amministrazioni comunali italiane a scrivere al capo dello Stato Giorgio Napolitano.

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