Fondazione Museo, debiti per 1 milione

Fondazione Museo, debiti per 1 milione
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BIELLA - E’ iniziata ufficialmente la verifica di tutte le spese inutili e lo sperpero di denaro pubblico perpetrato in questi anni dalle diverse amministrazioni che si sono succedute (sia di centrodestra che di centro sinistra). Lo annunciano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Biella, Giovanni Rinaldi e Antonella Buscaglia. «Una clamorosa e scottante denuncia - dicono i due consiglieri - verrà formalizzata con una interrogazione all’amministrazione comunale in merito alla situazione debitoria della Fondazione Museo del Territorio Biellese che, posta in liquidazione, ha lasciato un buco da circa un milione di euro». Mentre Giovanni Rinaldi e Antonella Buscaglia, continuano a raccogliere tutta la documentazione per ricostruire anni di sprechi, è comunque possibile già da ora ricostruire cosa è successo in questi anni grazie all’esame degli atti amministrativi: «La Fondazione Museo del Territorio Biellese - spiegano - nasce con deliberazione 47 del 27 marzo 2000, (Giunta Gianluca Susta) per la gestione ordinaria e straordinaria dell’istituendo Museo del Territorio Biellese nel Chiostro di San Sebastiano in Biella. Tra le motivazioni una gestione agile e flessibile nonché l’esigenza di coinvolgimento nel progetto culturale di altri componenti della società Biellese».

«La Fondazione  - aggiungono - si rivelerà ben presto un disastro per spese e costi tanto che il Comune di Biella dovrà con deliberazione 180 del 28 novembre 2005 autorizzare la costituzione del Comune di Biella come fidejussore, a favore del Fondazione per un mutuo di 700mila euro e solo un anno dopo, il 6 novembre 2006, con delibera 148 ancora fidejussore per 1,4 milioni. Intanto i costi crescono e i debiti si accumulano. La giunta Gentile con deliberazione 376 del 27 luglio 2009 interviene affermando espressamente come la Fondazione “non è stata in grado di effettuare quella attività di fundraising per la quale era stata (anche) costituita, per cui finora il peso finanziario per assicurare il funzionamento della Fondazione stessa è rimasto di gran lunga a carico del Comune”. E che la situazione patrimoniale della stessa era diventata critica ed il Comune è dovuto intervenire con interventi di ricapitalizzazione». Insomma, dalla ricostruzione dei due consiglieri «si cambia la struttura ma non si risolve il problema. La Fondazione si rivela una emorragia di soldi pubblici che porta alla messa in liquidazione il 17 dicembre 2010. E i creditori? Bene, abbiamo scoperto che nonostante le continue coperture di spesa da parte del Comune di questi anni la Fondazione ha lasciato un debito di 972.920,67 euro. E chi sono i creditori? Sono professionisti e ditte biellesi nonché Equitalia. A questo punto essendo stata la Fondazione amministrata da nominati delle giunte ed essendo evidente il legame con le amministrazioni è possibile che oggi il Comune lasci a bocca asciutta i creditori o deve assumersi la responsabilità?».  

Buscaglia e Rinaldi si chiedono ancora se «è normale che lo stesso Comune, con determinazione 902 del 31 dicembre 2012, a liquidazione in corso, acquisisca con soli 60mila euro, oltre ai fondi già stanziati, tutti i beni materiali periziati e le opere donate a suo tempo alla fondazione. Ma chi ha creato questa enorme voragine alle spalle dei cittadini biellesi in questi anni? E infine, gravissimo, come possono degli amministratori, consapevoli della situazione economica della Fondazione nel 2010, fare un ordine di lavori, pagare l’anticipo far eseguire la prestazione e far fatturare il saldo alla Fondazione, già in liquidazione per poi non saldare il debito? Chiediamo chiarimenti all’attuale amministrazione e promettono che sulla questione ricostruiranno tutto segnalando nel dettaglio come, in 15 anni, sono stati buttati via i soldi Biellesi».

E.P.

BIELLA - E’ iniziata ufficialmente la verifica di tutte le spese inutili e lo sperpero di denaro pubblico perpetrato in questi anni dalle diverse amministrazioni che si sono succedute (sia di centrodestra che di centro sinistra). Lo annunciano i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Biella, Giovanni Rinaldi e Antonella Buscaglia. «Una clamorosa e scottante denuncia - dicono i due consiglieri - verrà formalizzata con una interrogazione all’amministrazione comunale in merito alla situazione debitoria della Fondazione Museo del Territorio Biellese che, posta in liquidazione, ha lasciato un buco da circa un milione di euro». Mentre Giovanni Rinaldi e Antonella Buscaglia, continuano a raccogliere tutta la documentazione per ricostruire anni di sprechi, è comunque possibile già da ora ricostruire cosa è successo in questi anni grazie all’esame degli atti amministrativi: «La Fondazione Museo del Territorio Biellese - spiegano - nasce con deliberazione 47 del 27 marzo 2000, (Giunta Gianluca Susta) per la gestione ordinaria e straordinaria dell’istituendo Museo del Territorio Biellese nel Chiostro di San Sebastiano in Biella. Tra le motivazioni una gestione agile e flessibile nonché l’esigenza di coinvolgimento nel progetto culturale di altri componenti della società Biellese».

«La Fondazione  - aggiungono - si rivelerà ben presto un disastro per spese e costi tanto che il Comune di Biella dovrà con deliberazione 180 del 28 novembre 2005 autorizzare la costituzione del Comune di Biella come fidejussore, a favore del Fondazione per un mutuo di 700mila euro e solo un anno dopo, il 6 novembre 2006, con delibera 148 ancora fidejussore per 1,4 milioni. Intanto i costi crescono e i debiti si accumulano. La giunta Gentile con deliberazione 376 del 27 luglio 2009 interviene affermando espressamente come la Fondazione “non è stata in grado di effettuare quella attività di fundraising per la quale era stata (anche) costituita, per cui finora il peso finanziario per assicurare il funzionamento della Fondazione stessa è rimasto di gran lunga a carico del Comune”. E che la situazione patrimoniale della stessa era diventata critica ed il Comune è dovuto intervenire con interventi di ricapitalizzazione». Insomma, dalla ricostruzione dei due consiglieri «si cambia la struttura ma non si risolve il problema. La Fondazione si rivela una emorragia di soldi pubblici che porta alla messa in liquidazione il 17 dicembre 2010. E i creditori? Bene, abbiamo scoperto che nonostante le continue coperture di spesa da parte del Comune di questi anni la Fondazione ha lasciato un debito di 972.920,67 euro. E chi sono i creditori? Sono professionisti e ditte biellesi nonché Equitalia. A questo punto essendo stata la Fondazione amministrata da nominati delle giunte ed essendo evidente il legame con le amministrazioni è possibile che oggi il Comune lasci a bocca asciutta i creditori o deve assumersi la responsabilità?».  

Buscaglia e Rinaldi si chiedono ancora se «è normale che lo stesso Comune, con determinazione 902 del 31 dicembre 2012, a liquidazione in corso, acquisisca con soli 60mila euro, oltre ai fondi già stanziati, tutti i beni materiali periziati e le opere donate a suo tempo alla fondazione. Ma chi ha creato questa enorme voragine alle spalle dei cittadini biellesi in questi anni? E infine, gravissimo, come possono degli amministratori, consapevoli della situazione economica della Fondazione nel 2010, fare un ordine di lavori, pagare l’anticipo far eseguire la prestazione e far fatturare il saldo alla Fondazione, già in liquidazione per poi non saldare il debito? Chiediamo chiarimenti all’attuale amministrazione e promettono che sulla questione ricostruiranno tutto segnalando nel dettaglio come, in 15 anni, sono stati buttati via i soldi Biellesi».

E.P.

 

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