Fondazione Belletti Bona: «Ecco le nostre mosse»
BIELLA - Alla fine la presa di posizione ufficiale del consiglio di amministrazione della Fondazione Belletti Bona è arrivata. Con un giorno di ritardo rispetto a venerdì, ma con due di anticipo rispetto a lunedì, data in cui doveva essere diffuso. Nel documento, condiviso con il commercialista torinese Luciano Quattrocchio e con il legale biellese Paolo Basso, il cda spiega il percorso che è stato portato avanti in questi mesi. «Subito dopo il nostro insediamento - si legge - sono stati portati avanti alcuni tentativi per ricondurre a equilibrio la gestione in capo alla Fondazione, con risultati insufficienti. Si è inoltre proceduto nel più breve tempo possibile all’assunzione di due deliberazioni ritenute opportune per tutelare la garanzia patrimoniale dell’ente, con l’obiettivo di assicurare il rispetto della par condicio creditorum prevista dalla legge».
Il consiglio di amministrazione, spiega, poi, queste iniziative: «La presentazione al Tribunale di Biella di ricorso per concessione dei termini della Legge fallimentare in forza del quale verrà verosimilmente nominato un commissario giudiziale che avrà, tra l’altro, il compito e l’obbligo di vigilare sulla gestione. La presa d’atto dell’impossibilità della Fondazione di proseguire lo scopo istituzionale e la conseguente presentazione di apposita istanza alla Regione Piemonte». Per entrambe le domande Tribunale di Biella e Regione Piemonte stanno svolgendo le dovute istruttorie ed emetteranno, probabilmente a breve, i provvedimenti che riterranno opportuni. «Nel frattempo - aggiunge il cda - la Fondazione prosegue la propria attività ordinaria, tenuto conto della particolarissima situazione che la vede preposta all’assistenza di persone in stato di particolare bisogno e sul presupposto che detta assistenza non possa essere interrotta».
Senza entrare nel vivo della questione (ad esempio i dipendenti che hanno ricevuto un solo acconto dello stipendio di febbraio), il cda «ringrazia gli ospiti e i loro familiari che continuano a fruire e confidare nel servizio dell’ente. E i dipendenti, collaboratori e fornitori tutti che, pur nella situazione di difficoltà e di mancato puntuale incasso delle proprie spettanze, garantiscono le condizioni di funzionamento e di servizio agli ospiti. Nell’attesa delle determinazioni che i soggetti nominati dagli enti preposti assumano nell’esclusivo interesse di tutte le parti interessate».
Enzo Panelli
BIELLA - Alla fine la presa di posizione ufficiale del consiglio di amministrazione della Fondazione Belletti Bona è arrivata. Con un giorno di ritardo rispetto a venerdì, ma con due di anticipo rispetto a lunedì, data in cui doveva essere diffuso. Nel documento, condiviso con il commercialista torinese Luciano Quattrocchio e con il legale biellese Paolo Basso, il cda spiega il percorso che è stato portato avanti in questi mesi. «Subito dopo il nostro insediamento - si legge - sono stati portati avanti alcuni tentativi per ricondurre a equilibrio la gestione in capo alla Fondazione, con risultati insufficienti. Si è inoltre proceduto nel più breve tempo possibile all’assunzione di due deliberazioni ritenute opportune per tutelare la garanzia patrimoniale dell’ente, con l’obiettivo di assicurare il rispetto della par condicio creditorum prevista dalla legge».
Il consiglio di amministrazione, spiega, poi, queste iniziative: «La presentazione al Tribunale di Biella di ricorso per concessione dei termini della Legge fallimentare in forza del quale verrà verosimilmente nominato un commissario giudiziale che avrà, tra l’altro, il compito e l’obbligo di vigilare sulla gestione. La presa d’atto dell’impossibilità della Fondazione di proseguire lo scopo istituzionale e la conseguente presentazione di apposita istanza alla Regione Piemonte». Per entrambe le domande Tribunale di Biella e Regione Piemonte stanno svolgendo le dovute istruttorie ed emetteranno, probabilmente a breve, i provvedimenti che riterranno opportuni. «Nel frattempo - aggiunge il cda - la Fondazione prosegue la propria attività ordinaria, tenuto conto della particolarissima situazione che la vede preposta all’assistenza di persone in stato di particolare bisogno e sul presupposto che detta assistenza non possa essere interrotta».
Senza entrare nel vivo della questione (ad esempio i dipendenti che hanno ricevuto un solo acconto dello stipendio di febbraio), il cda «ringrazia gli ospiti e i loro familiari che continuano a fruire e confidare nel servizio dell’ente. E i dipendenti, collaboratori e fornitori tutti che, pur nella situazione di difficoltà e di mancato puntuale incasso delle proprie spettanze, garantiscono le condizioni di funzionamento e di servizio agli ospiti. Nell’attesa delle determinazioni che i soggetti nominati dagli enti preposti assumano nell’esclusivo interesse di tutte le parti interessate».
Enzo Panelli