polemica sui social

Fino in Liguria per il pranzo di S. Valentino, ma ristorante prenotato è chiuso. Infuria la polemica

Da un post di lamentele si scatena una furibonda polemica con migliaia di commenti e condivisioni anche a Biella

Fino in Liguria per il pranzo di S. Valentino, ma ristorante prenotato è chiuso. Infuria la polemica
Pubblicato:
Aggiornato:

Coppietta di fidanzati piemontesi prenota il ristorante per San Valentino, si fa un bel viaggetto fino in Liguria (non consentito perché extra-regione) e trova il ristorante chiuso a causa della stretta anti Covid. Da un post di lamentele si scatena una furibonda polemica con migliaia di commenti e condivisioni anche a Biella. Potere dei social ma… il fatto in sè fa effettivamente discutere: dovevano informarsi prima i fidanzati? Doveva avvisarli il ristoratore? Ciascuno può farsi la sua opinione in merito.

Il qui-pro-quo e la polemica

Questa la ricostruzione del qui-pro-quo che ha scatenato la polemica, così come descritto dalla fidanzata:

“Il mio ragazzo circa due settimane fa ha prenotato da voi un pranzo di San Valentino. Io non sapevo nulla, mi ha portata la mare come sorpresa. Siamo partiti dal Piemonte, pagato pedaggi, pagato carburante, arriviamo lì davanti e (…) l’ingresso sembrava chiuso. (Lui) chiama e qualcuno risponde che eravate chiusi perché da tre giorni zona arancione, non capiva come mai nessuno avesse avvisato. (…) Ho visto la faccia del mio fidanzato sbiancare, ci siamo ritrovati alle 14 senza poter pranzare. Avete rovinato una sorpresa in un giorno particolare. (…) Avevate il numero di telefono, bastava chiamare i clienti prenotati per disdire. (…) Ve ne siete altamente fregati, bastava una semplice c… di telefonata di 30 secondi, ma invece no”.

Piccata replica del ristorante

A stretto giro di social, la risposta piccata del ristoratore (di Genova):

“Noi ristoratori ne abbiam viste tante in questi ultimi 12 mesi. Abbiamo chiesto prestiti alle banche, abbiamo messo lavoratori in cassintegrazione, abbiamo cercato risorse in tute le maniere per non chiudere l’attività ma a quanto pare dobbiamo vederne ancora. Nel disastro generale di vederci annullare il San Valentino dopo aver fatto spese, rifornimenti e chiamato al lavoro il personale, ecco che ci imbattiamo in chi non guarda un telegiornale, non legge un giornale, non dà un’occhiata ai social e come se niente fosse il giorno di San Valentino si reca tranquillamente in un ristorante in Liguria addossando le responsabilità all’azienda rea, a quanto pare, di non aver avvisato uno per uno tutti gli avventori circa l’uscita di un Dpcm che ha avuto una risonanza senza precedenti. (…) Spiacenti di avervi causato disagio, torniamo a contare i danni che la nostra azienda e i nostri lavoratori  hanno subìto”.

Sembrava finita la querelle sui fidanzati piemontesi in gita al ristorante per San Valentino, ma…

Ma la fidanzata… non molla

La battagliera fidanzata, tuttavia, non molla la presa e rincara la dose:

“Il ristorante è suo, non mio. E’ suo dovere curare gli interessi. E comunque non si preoccupi: provvederemo a prenotare e a non presentarci quando avrete riaperto, tanto non vene frega nulla giusto? (…) Vergogna, avrete ottima pubblicità e recensioni”.

Il ristoratore, a questo punto, si rassegna: “Vendicatevi pure col sistema dei mediocri: le cattive recensioni“. Ma il popolo dei social sembra invece condannare l’uscita dei fidanzati. Ecco alcuni commenti non esaustivi a margine (il posto ha collezionato ben 3.170 condivisioni su Facebook!). Così Monica M.: “Gli è ancora andata bene che nessuno li ha fermati e gli ha fatto un bel multone… Avrebbero scritto anche sui vigili o sulla polizia una recensione cattiva, perché nessuno li ha chiamati per dire di non venire in zona arancione“. Poi Patrizia S.: “Trovo sprecate le parole e il tempo per scrivere di questi due (…) che andrebbero segnalati e multati“. Ancora Annamaria C.: “Non curatevi di questi (…) fra l’altro meritevoli di sanzione, visto che vengono dal Piemonte e con le regioni chiuse non dovevano neanche muoversi“. Da Paola L. arrivano le scuse a nome di tutti i piemontesi: “Senza vergogna. Ma dove vivono questi due, sulle palafitte? Peccato che nessuno li ha fermati e fatto un verbale. Vi chiedo scusa a nome di tutti i piemontesi“. Infine il bel gesto di Vale C.: “Sono piemontese e vorrei contribuire. Vorrei pagare un pranzo per due anche se siete chiusi. Vorrei pagare un pranzo per quel san Valentino per cui comunque avete fatto spesa, avete comunque chiamato personale. Contattatemi e datemi gli estremi".

Seguici sui nostri canali