Fermato e denunciato truffatore di pensionati "trasfertista"

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(13 ott) E’ stato individuato e denunciato dalla polizia il truffatore che a luglio aveva convinto un pensionato a prelevare in banca 6.500 euro che servivano al nipote per l’acquisto di un computer. Si tratta di un campano di Portici (Napoli), incensurato, tale Sebastiano C., 26 anni. Sarebbe responsabile di numerosi altri raggiri avvenbuti tra Piemonte e Lombardia. Gli investigatori sono convinti che ogni volta abbia agito con un complice che si sarebbe tenuto a distanza per seguire ogni movimente, anche in banca, per dare eventualmente l’allarme nel caso qualcosa fosse andato storto. (13 ott) E’ stato individuato e denunciato dalla polizia il truffatore che a luglio aveva convinto un pensionato a prelevare in banca 6.500 euro che servivano al nipote per l’acquisto di un computer. Si tratta di un campano di Portici (Napoli), incensurato, tale Sebastiano C., 26 anni. Sarebbe responsabile di numerosi altri raggiri avvenbuti tra Piemonte e Lombardia. Gli investigatori sono convinti che ogni volta abbia agito con un complice che si sarebbe tenuto a distanza per seguire ogni movimente, anche in banca, per dare eventualmente l’allarme nel caso qualcosa fosse andato storto. Non si esclude neppure che il giovane individuato faccia in relatà parte di una banda di truffatori per così dire trasfertisti proveniente dal Napoletano. E’ stato fermato da una “civetta” della Squadra mobile nel corso di un servizio antirapina in quanto si trovava al volante di una utilitaria del tutto simile a quella descritta dall’anziano truffato. Il successivo confronto tra il giovane e il pensionato ha fugato ogni dubbio: si trattava proprio del truffatore.
A luglio l’anziano biellese era stato avvicinato dal giovane che aveva riferito di essere amico del nipote il quale, a suo dire, lo aveva incaricato di recarsi da lui al fine di ritirare dei soldi necessari per acquistare un computer. Lo sconosciuto aveva tra l’altro consegnato all’anziano un pezzo di carta sul quale aveva scritto la somma da prelevare, 6500 euro, aggiungendovi anche la motivazione “per dentista”, al fine di eludere eventuali domande sospette del cassiere di banca circa il motivo di un prelievo di tale entità. Il malfattore, dopo aver accompagnato l’anziano all’ingresso della banca, lo aveva atteso all’esterno e, dopo essersi fatto consegnare i soldi, si era allontanato sostenendo che sarebbe andato subito ad acquistare il computer. Chiaramente non si era fatto più vedere. Rientrato a casa, il pensionato aveva contattato il nipote. Aveva così capito di essere stato raggirato e aveva chiesto l’intervento della polizia. Ora, a circa tre mesi di distanza, l’inchiesta ha avuto un’importante svolta. E’ caccia aperta al complice.

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