Famiglie in rivolta contro l'antenna

Famiglie in rivolta contro l'antenna
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Una delegazione di genitori, per lo più mamme, di bambini che, attualmente, frequentano le scuole elementari di Ronco, si è recata dal sindaco Claudio Corradino per fargli presente che, nei giorni scorsi, a meno di 200 metri dal plesso, era stato installato un palo della telefonia mobile della “3’’.

L’antenna. «Il palo è alto circa 20 metri - hanno spiegato al “primo cittadino” della città i genitori  della zona - e si trova in una zona residenziale, troppo vicino alla scuola frequentata dai nostri figli». «L’Ispra, di recente, ha fatto sapere che quel tipo di antenne possono, a causa della loro immissione, procurare forti rischi di tumore al cervello» ha affermato un papà nel corso dell’incontro.

La scuola. «I bambini di Ronco sono una novantina e trascorrono molte ore nei pressi di quell’antenna, con evidenti rischi per la loro salute» è stato fatto rilevare al sindaco.

Le regole. «Non c’è nessuna legge che vieta questo tipo di installazione. Non ho strumenti - ha risposto Corradino - per impedire ad un privato di concedere quella installazione sul proprio terreno. In piazza Chiesa, c’è, da diversi anni, un ‘altra antenna e non si è potuto fare niente per la sua rimozione. Per l’antenna di Ronco non c’è stata alcuna richiesta di autorizzazione al Comune: la pratica ha solo avuto l’Ok da parte della Commissione Paesaggistica e dell’Arpa». «Per ora l’antenna non è  ancora in funzione, ma sarà un portale di telefonia e di Internet da 20-40 Watt, che può arrecare danni alla salute dei nostri figli» è stato osservato.

Il sindaco. «Mi impegno a segnalare all’Arpa - ha risposto  il sindaco - facendo presente che, a poca distanza, c’è una scuola elementare. E’ancora più spiacevole apprendere che  un cittadino di Ronco, per di più pare si tratti di un consigliere comunale di maggioranza, abbia accettato di ospitare quell’antenna sul proprio terreno. Sarebbe stato meglio se fosse stata installata nella zona alta di Ronco o alla Pianetta».

Le famiglie. «Combatteremo con tutte le nostre forze - hanno replicato in genitori - e non cederemo. Intanto, partirà una raccolta di firme per protestare contro questa antenna, che noi invieremo al Comune, all’Arpa, ed al Prefetto per esprimere la nostra più viva contrarietà».

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