Falseum apre con il 1° Fake Festival

Falseum apre con il 1° Fake Festival
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Falseum. E’ questo il nome (falso, in latino non esiste) del museo del falso che vedrà la luce, davvero in grande stile, a metà settembre, nella sua sede di Verrone nel castello (falso anch’esso, volendo, non essendo mai stato utilizzato per la difesa). Per l’inaugurazione si è pensato di organizzare un festival di respiro nazionale che tratterà il tema universale della bugia.  

Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre il Falseum e la Corte del Castello saranno animate dal fitto programma della prima edizione di Fake - Festival del falso e dell'inganno. Un calendario di incontri con personalità della cultura (Alberto Melloni), del giornalismo (Giacomo di Girolamo), delle scienze (Stefano Cavagnetto, Nanni Bignami), concerti di musica dal vivo e spettacoli teatrali, l'animazione e le visite guidate speciali per i più piccoli, laboratori di scrittura (Giulia Perona) e didattici sul tema del cibo (Federica Buglioni e Emanuela Bussolati) e ancora incontri con scrittori, artisti, falsari...

Già, perchè il Falseum (ovviamente) non è un museo espositivo tradizionale: per fare il primo esempio che verrebbe in mente, non si troveranno in bella mostra un vestito di marca biellese e la sua copia falsa. Ma piuttosto è possibile che in futuro l’argomento venga sviscerato coinvolgendo degli esperti in materia. Sono tuttavia previste anche delle esposizioni temporanee e al 1° Festival faranno belle mostra di se stesse le famose Teste di Modigliani (quelle false, ma vere) che nel 1984 diedero scandalo: e uno dei tre ragazzi della riuscitissima burla, oggi l’affermato oncologo Pier Francesco Ferrucci verrà a raccontarne la genesi. Pinocchio sarà argomento di laboratori didattici riservati a ragazzi di tutte le età che durante l’anno verranno poi invitati al museo da tutte le scuole del Piemonte, al mattino. E’ stata la Regione, infatti a finanziare il recupero milionario, una volta conosciuto dal Comune lo scopo didattico e divulgativo della destinazione d’uso, di quello che ormai era un rudere e oggi torna a nuova vita cercando di intercettare flussi di visitatori sul territorio.

Il museo racconta di come l’uomo sia riuscito a cambiare il corso della storia usando il falso. Qui i visitatori potranno sviluppare una visione critica, con una vera e propria palestra maieutica, per apprendere l’arte di interrogare, consentire l’esercizio del porre domande, analizzare e sviluppare competenze, per allenarsi a costruire criticamente il proprio punto di vista, soprattutto nel caso di bambini e ragazzi. Per questo, ogni stanza del museo propone interrogativi e domande, oltre che narrare e informare in modo interattivo.

A gestire il  Falseum è il raggruppamento temporaneo di impresa che ha vinto il bando: capofila la cooperativa Clorofilla,  presieduta da Fabrizio Bottelli che già gestisce del giardino botanico di Oropa, poi Associazionediidee,  Eventi & Progetti,  Associazione Stile Libero  e la Pro loco di Verrone. Direttore scientifico del museo è lo studioso Errico Buonanno. L’unica installazione permanente assimilabile a quella di un museo convenzionale sarà un prezioso regalo del maestro Michelangelo Pistoletto: uno specchio. Che può riflettere il falso.

Gabriele Pinna

 

Falseum. E’ questo il nome (falso, in latino non esiste) del museo del falso che vedrà la luce, davvero in grande stile, a metà settembre, nella sua sede di Verrone nel castello (falso anch’esso, volendo, non essendo mai stato utilizzato per la difesa). Per l’inaugurazione si è pensato di organizzare un festival di respiro nazionale che tratterà il tema universale della bugia.  

Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre il Falseum e la Corte del Castello saranno animate dal fitto programma della prima edizione di Fake - Festival del falso e dell'inganno. Un calendario di incontri con personalità della cultura (Alberto Melloni), del giornalismo (Giacomo di Girolamo), delle scienze (Stefano Cavagnetto, Nanni Bignami), concerti di musica dal vivo e spettacoli teatrali, l'animazione e le visite guidate speciali per i più piccoli, laboratori di scrittura (Giulia Perona) e didattici sul tema del cibo (Federica Buglioni e Emanuela Bussolati) e ancora incontri con scrittori, artisti, falsari...

Già, perchè il Falseum (ovviamente) non è un museo espositivo tradizionale: per fare il primo esempio che verrebbe in mente, non si troveranno in bella mostra un vestito di marca biellese e la sua copia falsa. Ma piuttosto è possibile che in futuro l’argomento venga sviscerato coinvolgendo degli esperti in materia. Sono tuttavia previste anche delle esposizioni temporanee e al 1° Festival faranno belle mostra di se stesse le famose Teste di Modigliani (quelle false, ma vere) che nel 1984 diedero scandalo: e uno dei tre ragazzi della riuscitissima burla, oggi l’affermato oncologo Pier Francesco Ferrucci verrà a raccontarne la genesi. Pinocchio sarà argomento di laboratori didattici riservati a ragazzi di tutte le età che durante l’anno verranno poi invitati al museo da tutte le scuole del Piemonte, al mattino. E’ stata la Regione, infatti a finanziare il recupero milionario, una volta conosciuto dal Comune lo scopo didattico e divulgativo della destinazione d’uso, di quello che ormai era un rudere e oggi torna a nuova vita cercando di intercettare flussi di visitatori sul territorio.

Il museo racconta di come l’uomo sia riuscito a cambiare il corso della storia usando il falso. Qui i visitatori potranno sviluppare una visione critica, con una vera e propria palestra maieutica, per apprendere l’arte di interrogare, consentire l’esercizio del porre domande, analizzare e sviluppare competenze, per allenarsi a costruire criticamente il proprio punto di vista, soprattutto nel caso di bambini e ragazzi. Per questo, ogni stanza del museo propone interrogativi e domande, oltre che narrare e informare in modo interattivo.

A gestire il  Falseum è il raggruppamento temporaneo di impresa che ha vinto il bando: capofila la cooperativa Clorofilla,  presieduta da Fabrizio Bottelli che già gestisce del giardino botanico di Oropa, poi Associazionediidee,  Eventi & Progetti,  Associazione Stile Libero  e la Pro loco di Verrone. Direttore scientifico del museo è lo studioso Errico Buonanno. L’unica installazione permanente assimilabile a quella di un museo convenzionale sarà un prezioso regalo del maestro Michelangelo Pistoletto: uno specchio. Che può riflettere il falso.

Gabriele Pinna

 

 

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