Ex Boglietti, spada di Damocle sul parcheggio

Ex Boglietti, spada di Damocle sul parcheggio
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - Non c’è proprio pace per il cantiere agli ex Boglietti, per realizzare il nuovo parcheggio a disposizione del centro cittadino con i fondi legati al Piano integrato di sviluppo urbano, il famoso Pisu. Già durante la gara per l’assegnazione dei lavori si erano avuti dei problemi, con una prima aggiudicazione provvisoria all’impresa Scarlatta e, successivamente, quella definitiva alla Alvit di Torino che si è aggiudicata i lavori proponendo un ribasso d’asta altissimo, pari al 56,727 per cento dell’importo. Ora, però, un nuovo colpo di scena che rischia di compromettere tutto. L’impresa Viabit di Santhià ha infatti presentato ricorso al Tar per il risultato della gara, chiedendo anche la sospensiva del cantiere in attesa di un giudizio da parte del Tribunale amministrativo regionale. Una spada di Damocle sulla testa del Comune che ha immediatamente nominato un pool di legale per evitare il peggio. Se il cantiere non chiuderà entro la fine dell’anno, infatti, i contributi legati al Pisu sono a rischio. 
Il valore complessivo dell'appalto era di 4.607.095 euro. La cifra era composta da quote non sottoposte a ribasso (1.775.019 per il costo del personale e 81.549 per gli oneri per la sicurezza) e da una quota su cui era possibile offrire un ribasso d'asta di 2.749.927. Il risparmio rispetto alla cifra messa a gara risulta di 1.559.950.95 di euro mentre l’importo contrattuale sarà di 3.047.144,18 euro. 
E.P.

BIELLA - Non c’è proprio pace per il cantiere agli ex Boglietti, per realizzare il nuovo parcheggio a disposizione del centro cittadino con i fondi legati al Piano integrato di sviluppo urbano, il famoso Pisu. Già durante la gara per l’assegnazione dei lavori si erano avuti dei problemi, con una prima aggiudicazione provvisoria all’impresa Scarlatta e, successivamente, quella definitiva alla Alvit di Torino che si è aggiudicata i lavori proponendo un ribasso d’asta altissimo, pari al 56,727 per cento dell’importo. Ora, però, un nuovo colpo di scena che rischia di compromettere tutto. L’impresa Viabit di Santhià ha infatti presentato ricorso al Tar per il risultato della gara, chiedendo anche la sospensiva del cantiere in attesa di un giudizio da parte del Tribunale amministrativo regionale. Una spada di Damocle sulla testa del Comune che ha immediatamente nominato un pool di legale per evitare il peggio. Se il cantiere non chiuderà entro la fine dell’anno, infatti, i contributi legati al Pisu sono a rischio. 
Il valore complessivo dell'appalto era di 4.607.095 euro. La cifra era composta da quote non sottoposte a ribasso (1.775.019 per il costo del personale e 81.549 per gli oneri per la sicurezza) e da una quota su cui era possibile offrire un ribasso d'asta di 2.749.927. Il risparmio rispetto alla cifra messa a gara risulta di 1.559.950.95 di euro mentre l’importo contrattuale sarà di 3.047.144,18 euro. 
E.P.

Seguici sui nostri canali