Eseguito con successo il primo intervento di Chirurgia Bariatrica

Eseguito con successo il primo intervento di Chirurgia Bariatrica
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E’ stato eseguito nei giorni scorsi il primo intervento di Chirurgia Bariatrica (o dell’Obesità) nella storia dell’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella.

L’operazione, che di fatto è consistita nella riduzione delle dimensioni dello stomaco per diminuire l’apporto alimentare, è stata effettuata su una paziente biellese di circa cinquant’anni affetta da obesità patologica. La donna ha superato l’intervento e sta progressivamente recuperando un buono stato di salute.

Si concretizza così l’attivazione del “Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica” dell’Ospedale degli Infermi, il secondo di tutto il Piemonte ad essere attrezzato per l’esecuzione di questo tipo di attività. In tutta la regione, infatti, fino ad oggi l’unico centro attivo per la Chirurgia Bariatrica era l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino.

Roberto Polastri, Direttore della Chirurgia ad Alta Complessità dell’ASL di Biella, struttura in cui gli interventi vengono eseguiti, spiega: «I pazienti obesi vengono sottoposti a procedure chirurgiche restrittive oppure malassorbitive: le prime diminuiscono l’apporto alimentare attraverso una riduzione delle dimensioni dello stomaco ed in questo modo aumenta la sensazione di sazietà dopo i pasti; le seconde, invece, limitano l’assorbimento dei nutrienti ricorrendo all’introduzione di un by pass gastrico. La terapia chirurgica su pazienti obesi eleggibili all’intervento è l’unica forma di trattamento che consente la guarigione duratura, ma è l’approccio multidisciplinare a fornire all’intervento chirurgico una maggiore efficacia sul lungo termine».

Infatti, il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL BI è un servizio che si caratterizza per la convergenza di più specialità: Chirurgia, Dietologia, Psichiatria, Diabetologia, Anestesia. Il paziente obeso preso in carico dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ed il paziente diabetico preso in carico dalla Diabetologia e dalla Dietologia per i quali è possibile ricorrere all’intervento chirurgico vengono indirizzati alla Chirurgia ad Alta Complessità. In questo contesto, gli anestesisti devono valutare il rischio perioperatorio in base alla sua situazione clinica e all’intervento proposto. E’ il Servizio di Dietologia, in accordo con gli altri specialisti coinvolti, ad eseguire gli accertamenti necessari per poi selezionare i pazienti idonei all’intervento ed è sempre questo servizio a prenderli in carico per seguirli nel tempo inserendoli, nell’ambito di un programma di controlli periodici condiviso, in percorsi a vario grado di intensità diagnostico/terapeutica. Anche dopo l’operazione, infatti, l’ammalato continua ad essere sottoposto a controlli dai servizi di Dietologia, Diabetologia e Psichiatria. Ciascuno degli specialisti coinvolti ha infatti un ruolo specifico: accompagna il paziente nel cambiamento degli stili di vita e fornisce il supporto psicologico necessario per affrontare anche il cambiamento fisico.

Michelangelo Valenti, Direttore della Struttura Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, spiega: «Negli ambulatori di Dietologia, ogni anno effettuiamo circa 400-450 nuove visite in pazienti con problemi di peso; di questi, il 10% è affetto da grave obesità e può, dunque, rientrare tra le persone da indirizzare ad una valutazione per le indicazioni alla Chirurgia Bariatrica. Ciò significa che ogni anno oltre 30 pazienti biellesi potrebbero essere sottoposti ad intervento chirurgico, a cui si aggiungono altri pazienti diabetici con scarso controllo metabolico. Inoltre, essendo la Dietologia dell’ASL BI un centro accreditato della Regione Piemonte per la nutrizione clinica è ipotizzabile che il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL di Biella possa intercettare la domanda proveniente da altre aziende sanitarie del Piemonte».

Si consideri che l’Obesità comporta un aumento del rischio di morte prematura, rappresentando uno dei maggiori fattori determinanti di molte malattie, quale il diabete mellito di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, disordini muscolo-scheletrici e respiratori, nonché alcuni tipi di tumore (endometrio, mammella, prostata, colon). Non ultimo, i costi diretti ed indiretti dell’obesità gravano notevolmente sul Sistema Sanitario Nazionale.

Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASL di Biella, conclude: «L’avvio dell’attività di Chirurgia Bariatrica è importante innanzitutto perché valorizza la professionalità e le competenze di più équipe della nostra Azienda Sanitaria: è infatti frutto della sinergia tra cinque specialità distinte che lavorano in stretta collaborazione. Inoltre, l’introduzione di questa attività è una prima dimostrazione concreta della strategia di sviluppo del nuovo ospedale. Il fatto che in Piemonte la Chirurgia Bariatrica venga effettuata dalle Molinette di Torino e dall’Ospedale dell’ASL di Biella è senza dubbio un primo traguardo in tal senso. Stiamo lavorando per focalizzare le attività sulle eccellenze che questo ospedale sa esprimere, in modo da ottimizzare di conseguenza professionalità e risorse. Questo orientamento nei prossimi mesi sarà ancora più evidente».

E’ stato eseguito nei giorni scorsi il primo intervento di Chirurgia Bariatrica (o dell’Obesità) nella storia dell’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella.

L’operazione, che di fatto è consistita nella riduzione delle dimensioni dello stomaco per diminuire l’apporto alimentare, è stata effettuata su una paziente biellese di circa cinquant’anni affetta da obesità patologica. La donna ha superato l’intervento e sta progressivamente recuperando un buono stato di salute.

Si concretizza così l’attivazione del “Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica” dell’Ospedale degli Infermi, il secondo di tutto il Piemonte ad essere attrezzato per l’esecuzione di questo tipo di attività. In tutta la regione, infatti, fino ad oggi l’unico centro attivo per la Chirurgia Bariatrica era l’Ospedale San Giovanni Battista di Torino.

Roberto Polastri, Direttore della Chirurgia ad Alta Complessità dell’ASL di Biella, struttura in cui gli interventi vengono eseguiti, spiega: «I pazienti obesi vengono sottoposti a procedure chirurgiche restrittive oppure malassorbitive: le prime diminuiscono l’apporto alimentare attraverso una riduzione delle dimensioni dello stomaco ed in questo modo aumenta la sensazione di sazietà dopo i pasti; le seconde, invece, limitano l’assorbimento dei nutrienti ricorrendo all’introduzione di un by pass gastrico. La terapia chirurgica su pazienti obesi eleggibili all’intervento è l’unica forma di trattamento che consente la guarigione duratura, ma è l’approccio multidisciplinare a fornire all’intervento chirurgico una maggiore efficacia sul lungo termine».

Infatti, il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL BI è un servizio che si caratterizza per la convergenza di più specialità: Chirurgia, Dietologia, Psichiatria, Diabetologia, Anestesia. Il paziente obeso preso in carico dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione ed il paziente diabetico preso in carico dalla Diabetologia e dalla Dietologia per i quali è possibile ricorrere all’intervento chirurgico vengono indirizzati alla Chirurgia ad Alta Complessità. In questo contesto, gli anestesisti devono valutare il rischio perioperatorio in base alla sua situazione clinica e all’intervento proposto. E’ il Servizio di Dietologia, in accordo con gli altri specialisti coinvolti, ad eseguire gli accertamenti necessari per poi selezionare i pazienti idonei all’intervento ed è sempre questo servizio a prenderli in carico per seguirli nel tempo inserendoli, nell’ambito di un programma di controlli periodici condiviso, in percorsi a vario grado di intensità diagnostico/terapeutica. Anche dopo l’operazione, infatti, l’ammalato continua ad essere sottoposto a controlli dai servizi di Dietologia, Diabetologia e Psichiatria. Ciascuno degli specialisti coinvolti ha infatti un ruolo specifico: accompagna il paziente nel cambiamento degli stili di vita e fornisce il supporto psicologico necessario per affrontare anche il cambiamento fisico.

Michelangelo Valenti, Direttore della Struttura Igiene degli Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI, spiega: «Negli ambulatori di Dietologia, ogni anno effettuiamo circa 400-450 nuove visite in pazienti con problemi di peso; di questi, il 10% è affetto da grave obesità e può, dunque, rientrare tra le persone da indirizzare ad una valutazione per le indicazioni alla Chirurgia Bariatrica. Ciò significa che ogni anno oltre 30 pazienti biellesi potrebbero essere sottoposti ad intervento chirurgico, a cui si aggiungono altri pazienti diabetici con scarso controllo metabolico. Inoltre, essendo la Dietologia dell’ASL BI un centro accreditato della Regione Piemonte per la nutrizione clinica è ipotizzabile che il Centro per l’Obesità e la Chirurgia Metabolica dell’ASL di Biella possa intercettare la domanda proveniente da altre aziende sanitarie del Piemonte».

Si consideri che l’Obesità comporta un aumento del rischio di morte prematura, rappresentando uno dei maggiori fattori determinanti di molte malattie, quale il diabete mellito di tipo 2, ipertensione, malattie cardiovascolari, disordini muscolo-scheletrici e respiratori, nonché alcuni tipi di tumore (endometrio, mammella, prostata, colon). Non ultimo, i costi diretti ed indiretti dell’obesità gravano notevolmente sul Sistema Sanitario Nazionale.

Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASL di Biella, conclude: «L’avvio dell’attività di Chirurgia Bariatrica è importante innanzitutto perché valorizza la professionalità e le competenze di più équipe della nostra Azienda Sanitaria: è infatti frutto della sinergia tra cinque specialità distinte che lavorano in stretta collaborazione. Inoltre, l’introduzione di questa attività è una prima dimostrazione concreta della strategia di sviluppo del nuovo ospedale. Il fatto che in Piemonte la Chirurgia Bariatrica venga effettuata dalle Molinette di Torino e dall’Ospedale dell’ASL di Biella è senza dubbio un primo traguardo in tal senso. Stiamo lavorando per focalizzare le attività sulle eccellenze che questo ospedale sa esprimere, in modo da ottimizzare di conseguenza professionalità e risorse. Questo orientamento nei prossimi mesi sarà ancora più evidente».

 

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