Emergenza freddo, 43 posti disponibili

Emergenza freddo, 43 posti disponibili
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BIELLA - Le rigide temperature di questi ultimi giorni danno ancora maggiore forza al progetto legato all’“Emergenza freddo” che ormai da anni viene proposto da metà dicembre nella città di Biella e che vede coinvolti tantissimi enti che, in sinergia, cercano di dare una risposta concreta all’accoglienza dei senza tetto in queste gelide nottate. Il progetto, promosso dai consorzi socio assistenziali Iris e Cissabo, in collaborazione con il Comune di Biella e altri enti, si pone l’obbiettivo di aiutare i senza tetto, garantendo loro un letto al coperto, una cena calda e la possibilità di trascorrere la notte in un ambiente accogliente e dignitoso. La giunta comunale di Biella a inizio dicembre ha stanziato una prima somma di cinquemila euro, utili per mettere a disposizione dei bisognosi letti, coperte, cuscini ignifughi: denaro che serve a coprire parte delle spese di gestione dei locali. «Anche quest’anno - aveva spiegato l’assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti - riusciremo a coprire il periodo in cui le temperature saranno più rigide. Grazie all’aiuto dei vari partner contiamo di poter riuscire ad offrire un riparo ai senza tetto, almeno per i mesi più freddi, da dicembre a marzo. Speriamo anche nella generosità dei cittadini: in parecchi lo scorso anno hanno aderito alla raccolta fondi, permettendoci di coprire tutto il periodo durante il quale le temperature erano rimaste ancora molto basse».

Sono 45 in tutto i posti disponibili, reperiti grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati. I letti sono dislocati in tre diverse strutture. Al centro Borri di vicolo del Ricovero ci sono 20 posti dedicati all’accoglienza maschile, a casa Torrione (via fratelli Rosselli), cinque posti di accoglienza femminile e, dallo scorso anno, sono stati attivati all’istituto Belletti Bona altri 20 posti, che hanno accolto in media 18 ospiti a notte.

Oltre al pernottamento in arco notturno (dalle 20 alle 8) il progetto prevede un pasto caldo composto da un primo piatto, verdura e frutta, una bevanda calda al mattino, la possibilità di fare due docce settimanali e di lavare i propri abiti una volta ogni sette giorni. Grazie alla collaborazione con la società “San Vincenzo” vengono messi a disposizioni degli ospiti vestiti e scarpe. Inoltre, Croce Rossa mette a disposizione le proprie infermiere volontarie, che si occupano di monitorare le condizioni sanitarie degli ospiti.

“Emergenza freddo” negli ultimi quattro anni ha permesso di aiutare quasi 200 persone in difficoltà. I soldi a disposizione, però, non bastano: «Chi volesse contribuire - conclude Salivotti - può fare un bonifico al seguente IBAN: IT 66B06090 22300000013890039, che è intestato all’associazione La Rete. Con 15 euro si garantiscono lenzuola e asciugamani puliti per una settimana per cinque persone, con 25 euro si paga la cena a cinque persone per una settimana, mentre chi volesse donare 38 euro assicurerebbe l’accoglienza di un senza tetto per due notti».
E.P.

BIELLA - Le rigide temperature di questi ultimi giorni danno ancora maggiore forza al progetto legato all’“Emergenza freddo” che ormai da anni viene proposto da metà dicembre nella città di Biella e che vede coinvolti tantissimi enti che, in sinergia, cercano di dare una risposta concreta all’accoglienza dei senza tetto in queste gelide nottate. Il progetto, promosso dai consorzi socio assistenziali Iris e Cissabo, in collaborazione con il Comune di Biella e altri enti, si pone l’obbiettivo di aiutare i senza tetto, garantendo loro un letto al coperto, una cena calda e la possibilità di trascorrere la notte in un ambiente accogliente e dignitoso. La giunta comunale di Biella a inizio dicembre ha stanziato una prima somma di cinquemila euro, utili per mettere a disposizione dei bisognosi letti, coperte, cuscini ignifughi: denaro che serve a coprire parte delle spese di gestione dei locali. «Anche quest’anno - aveva spiegato l’assessore ai servizi sociali Francesca Salivotti - riusciremo a coprire il periodo in cui le temperature saranno più rigide. Grazie all’aiuto dei vari partner contiamo di poter riuscire ad offrire un riparo ai senza tetto, almeno per i mesi più freddi, da dicembre a marzo. Speriamo anche nella generosità dei cittadini: in parecchi lo scorso anno hanno aderito alla raccolta fondi, permettendoci di coprire tutto il periodo durante il quale le temperature erano rimaste ancora molto basse».

Sono 45 in tutto i posti disponibili, reperiti grazie alla collaborazione tra enti pubblici e privati. I letti sono dislocati in tre diverse strutture. Al centro Borri di vicolo del Ricovero ci sono 20 posti dedicati all’accoglienza maschile, a casa Torrione (via fratelli Rosselli), cinque posti di accoglienza femminile e, dallo scorso anno, sono stati attivati all’istituto Belletti Bona altri 20 posti, che hanno accolto in media 18 ospiti a notte.

Oltre al pernottamento in arco notturno (dalle 20 alle 8) il progetto prevede un pasto caldo composto da un primo piatto, verdura e frutta, una bevanda calda al mattino, la possibilità di fare due docce settimanali e di lavare i propri abiti una volta ogni sette giorni. Grazie alla collaborazione con la società “San Vincenzo” vengono messi a disposizioni degli ospiti vestiti e scarpe. Inoltre, Croce Rossa mette a disposizione le proprie infermiere volontarie, che si occupano di monitorare le condizioni sanitarie degli ospiti.

“Emergenza freddo” negli ultimi quattro anni ha permesso di aiutare quasi 200 persone in difficoltà. I soldi a disposizione, però, non bastano: «Chi volesse contribuire - conclude Salivotti - può fare un bonifico al seguente IBAN: IT 66B06090 22300000013890039, che è intestato all’associazione La Rete. Con 15 euro si garantiscono lenzuola e asciugamani puliti per una settimana per cinque persone, con 25 euro si paga la cena a cinque persone per una settimana, mentre chi volesse donare 38 euro assicurerebbe l’accoglienza di un senza tetto per due notti».
E.P.

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