Emanuele Ramella resta sindaco

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(8 mag) Accordo tra i due “sindaci” di Occhieppo Superiore per gestire la momentanea situazione venutasi a creare dopo la sentenza del Tar Piemonte che, mercoledì 14 aprile, ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dal capogruppo di minoranza consiliare, Daniele Pezzo Accordo tra i due “sindaci” di Occhieppo Superiore per gestire la momentanea situazione venutasi a creare dopo la sentenza del Tar Piemonte che, mercoledì 14 aprile, ha accolto il ricorso a suo tempo presentato dal capogruppo di minoranza consiliare, Daniele Pezzo. La sentenza del Tar, accogliendo le ragioni del ricorrente Pezzo, ha assegnato a quest’ultimo la poltrona di primo cittadino togliendola ad Emanuele Ramella Pralungo che, sulla base di un risultato elettorale che lo aveva visto prevalere per un solo voto, ha esercitato coerentemente le sue funzioni primo cittadino. Proprio Ramella Pralungo ha presentato, come suo diritto, un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, annunciando di avere intenzione di chiedere la sospensione del provvedimento fino alla nuova pronuncia. Tra i due contendenti, nell’attesa del responso del Consiglio di Stato, è stata invece concordata, giovedì in Prefettura, una linea d’azione il cui contenuto è stato reso pubblico mediante comunicato stampa. «A seguito di approfondimento normativo - recita il documento diffuso dalla segreteria del Comune di Occhieppo Superiore -, è emerso che risulta applicabile, in pendenza di un ricorso già depositato presso il Consiglio di Stato dal signor Ramella Pralungo avverso la recente sentenza del Tar Piemonte (che come è noto ha proclamato Daniele Pezzo quale sindaco di Occhieppo Superiore), l'art. 84 del D.P.R. 570/1960; tale norma sospende di diritto l'efficacia della richiamata sentenza del Tar, sino alla decisione definitiva che sarà emanata dal Consiglio di Stato a seguito del ricorso stesso. Il signor Emanuele Ramella Pralungo conserverà pertanto a pieno titolo le funzioni di sindaco di Occhieppo Superiore sino a tale momento». Entrambi i candidati sindaci esprimono l’auspicio che la decisione arrivi nel più breve tempo e si dichiarano pronti « in questo periodo di transizione, a collaborare affinché le decisioni non prorogabili vengano assunte a seguito di concertazione tra le parti».

8 maggio 2010

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