Lavoro al centro delle elezioni

Lavoro al centro delle elezioni
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(6 mag) Disaffezione dalla politica? Trivero smentisce. C’erano infatti oltre un centinaio di persone, martedì, nel salone dell’Unità pastorale di Patratrivero. Uomini e donne, giovani e anziani, che non si sono persi una battuta del primo appuntamento tra i quattro candidati alla poltrona di sindaco (fino a mezzanotte). A dimostrazione che quando la politica cerca le soluzioni ai problemi concreti, e di casa, l’adesione e la partecipazione non mancano. Disaffezione dalla politica? Trivero smentisce. C’erano infatti oltre un centinaio di persone, martedì, nel salone dell’Unità pastorale di Patratrivero. Uomini e donne, giovani e anziani, che non si sono persi una battuta del primo appuntamento tra i quattro candidati alla poltrona di sindaco (fino a mezzanotte). A dimostrazione che quando la politica cerca le soluzioni ai problemi concreti, e di casa, l’adesione e la partecipazione non mancano.

Partiti? No, grazie. Non a caso nelle tre ore e fischia di discussione, nessun candidato s’è rifugiato nel politichese da teatrino televisivo o da Internet: tra slogan e frasi fatte. E sempre non a caso, nella competizione mancano i simboli dei grandi partiti nazionali: Popolo della Libertà, Partito Democratico e Lega Nord. C’è la Destra, ma l’orgogliosa fiamma mussoliniana non ha certo molte speranze di vincere la competizione.

La salute. Solo il tema della sanità e del servizio del “118” ha riportato i candidati a temi politici di respirto regionale e nazionale. Massimo Biasetti, ha ribadito con forza: «Politici tutti uguali? Calma... E’ il centrodestra che governa la Regione e che vuole tagliare l’elisoccorso... Sì, perché la delibera non lo dice. Ma la delibera dice che tutta una serie di decisioni saranno prese più avanti». Silvano Civra Dano, invece, ha mostrato toni ottimisti. «Credo che non ci saranno tagli. E’ stato garantito. E la delibera non ne parla. L’ho letta bene. Sono tranquillo» ha detto il candidato della Lega Nord, in contrapposizione a quanto sostenuto dal rivale di centrosinistra. E’ stato l’unico momento vivace di una serata pacata.

Le idee. I programmi dei quattro candidati avevano molti punti in comune, o meglio, obiettivi identici: aiuti al mondo del lavoro, sostegno all’associazionismo e promozione territoriale e turistica del Triverese. Soprattutto la crisi del tessile e la fine dell’epoca d’oro del lavoro nelle fabbriche, che assicurava benessere e sviluppo, sono stati al centro della serata, comprese le domande del pubblico. Le differenze sono spesso apparse legate alla sedia occupata... Clara Mello Rella ha parlato da ex sindaco, Silvano Civra Dano da amministratore pubblico locale e provinciale, Biasetti da sindaco uscente ed Enrica Aprile da esponente di un partito piccolo e alla ricerca di visibilità.

Diga. Contro la diga si sono dichiarati Civra Dano, Biasetti e Aprile. Mello Rella non ne ha parlato. «Aspetto il referendum» ha ribadito, dopo.

“Quote rosa”. La Destra di Aprile ha presentato una lista di sole donne. «Cercavamo candidate anche tra le comunità marocchina e Tamil» ha rivelato la candidata.

Promessa. Tanti gli impegni assunti. Mello Rella ha parlato di riduzione dei gettoni di presenza e di impegno per il collegamento tra Cossato/Valle Mosso e Trivero. Civra Dano: efficienza amministrativa e ridefinizione dei criteri di raccolta dei rifiuti. Aprile invece: contenimento della spesa pubblica, informatizzazione dei servizi e ricerca di sponsor privati per promuovere eventi. Biasetti ha promesso: onestà, competenza e buon senso per risparmio energetico e riqualificazione di strade ed edifici pubblici. Tutti poi hanno accennato a fondi da recuperare, in un’epoca di bilanci quasi all’osso e di Patto di stabilità.

Vincitore? Impossibile stabilire un vincitore alla fine del confronto. Tutti e quattro gli oratori sono stati applauditi, con i rispettivi gruppi di fedelissimi molto composti. Non ci sono state tensioni, polemiche o battibecchi. I triversi hanno voluto ascoltare e capire. Parleranno le urne. Nella foto i candidatai (da sinistra): Mello Rella, Biasetti, Aprile e Civra Dano

6 maggio 2011

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