Ecco i Laboratori per l’Occupabilità

Ecco i Laboratori per l’Occupabilità
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BIELLA - Dopo la firma con i vincitori della gara d’appalto si continua a parlare degli oramai noti “Laboratori Biellesi per l’Occupabilità”, che avranno sede all’ex Atap di corso Risorgimento (nella foto). Ma quale aspetto avranno questi Laboratori?

Sul progetto edilizio vige, ancora, un certo riserbo. La prima planimetria generale disponibile, relativa al piano terra della struttura, è, però, già visibile sul sito internet ufficiale dell’iniziativa, che si trova all’indirizzo www.laboratoribiellesi.it.

Il siito specifica la natura del progetto, che prevede la nascita di una rete di sinergie tra le scuole della Provincia di Biella, 22 istituti su 25, coordinate dall’istituto capofila, l’Iis “Gae Aulenti”, e in grado di operare sul territorio allo scopo di creare e gestire l’uso di nuovi spazi d’apprendimento e di orientamento al mercato del lavoro, anche al di fuori dell’orario scolastico. “L’obiettivo - si legge ancora - è formare e riqualificare figure professionali nei settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale, sociale e territoriale e di svolgere servizi di inserimento nelle aziende locali”. Vocazione da intendersi come: tessile, alta tecnologia, accoglienza e agro-alimentare. E servizi quali orientamento, metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, azioni di monitoraggio dell’impiego, formazione del personale e informatizzazione dei servizi secondo la strategia della banda ultralarga e la crescita digitale.

Ma, per cominciare l’attività, c’è bisogno della predisposizione della sede. Recita il sito: “Oggetto di un primo recupero è la sezione un tempo adibita a uffici, circa 650 metri quadrati, disposti su due livelli. I locali necessitano di lavori edili d’adeguamento al nuovo uso che se ne vuole fare, in parte finanziati dal presente piano e parte reperibili dal Comune di Biella e dalla Provincia di Biella”. Il valore dei Laboratori, lanciati dal Ministero e che il Biellese si è aggiudicato per qualità della proposta, ricordiamo, è di 750mila euro.

Giovanna Boglietti

BIELLA - Dopo la firma con i vincitori della gara d’appalto si continua a parlare degli oramai noti “Laboratori Biellesi per l’Occupabilità”, che avranno sede all’ex Atap di corso Risorgimento (nella foto). Ma quale aspetto avranno questi Laboratori?

Sul progetto edilizio vige, ancora, un certo riserbo. La prima planimetria generale disponibile, relativa al piano terra della struttura, è, però, già visibile sul sito internet ufficiale dell’iniziativa, che si trova all’indirizzo www.laboratoribiellesi.it.

Il siito specifica la natura del progetto, che prevede la nascita di una rete di sinergie tra le scuole della Provincia di Biella, 22 istituti su 25, coordinate dall’istituto capofila, l’Iis “Gae Aulenti”, e in grado di operare sul territorio allo scopo di creare e gestire l’uso di nuovi spazi d’apprendimento e di orientamento al mercato del lavoro, anche al di fuori dell’orario scolastico. “L’obiettivo - si legge ancora - è formare e riqualificare figure professionali nei settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale, sociale e territoriale e di svolgere servizi di inserimento nelle aziende locali”. Vocazione da intendersi come: tessile, alta tecnologia, accoglienza e agro-alimentare. E servizi quali orientamento, metodologia dell’alternanza scuola-lavoro, azioni di monitoraggio dell’impiego, formazione del personale e informatizzazione dei servizi secondo la strategia della banda ultralarga e la crescita digitale.

Ma, per cominciare l’attività, c’è bisogno della predisposizione della sede. Recita il sito: “Oggetto di un primo recupero è la sezione un tempo adibita a uffici, circa 650 metri quadrati, disposti su due livelli. I locali necessitano di lavori edili d’adeguamento al nuovo uso che se ne vuole fare, in parte finanziati dal presente piano e parte reperibili dal Comune di Biella e dalla Provincia di Biella”. Il valore dei Laboratori, lanciati dal Ministero e che il Biellese si è aggiudicato per qualità della proposta, ricordiamo, è di 750mila euro.

Giovanna Boglietti

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