«Ecco come crescerà l’ospedale»

«Ecco come crescerà l’ospedale»
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BIELLA - L’ospedale lancia la sua strategia per crescere. E lo fa con i suoi professionisti durante una conferenza stampa in cui vengono delineate le attività, in crescita, del 2015 e le scelte per il futuro, per caratterizzare sempre di più la struttura sanitaria, in modo da renderla un punto di attrazione per diverse specialità a livello piemontese e non solo. A fare da padrone di casa il direttore generale Gianni Bonelli che in apertura ha tracciato la mission contenuta nel piano aziendale. «C’è prima di tutto da chiedersi - ha sottolineato - che cosa vogliamo diventare. La nostra visione prevede che il nuovo ospedale sia uno dei poli di eccellenza regionale nell’ambito oncologico e un punto di riferimento del quadrante per le patologie neurologiche, cardiovascolari e ortopediche. Puntiamo anche a diventare un polo di eccellenza e laboratorio di innovazione per l’assistenza territoriale e la prevenzione. Viste le caratteristiche del Biellese pensare di portare avanti qui da noi modelli organizzativi innovativi non è utopia».  Bonelli ha poi puntato molto sullo sviluppo dei rapporti tra ospedale e Università.  

A presentare il 2015 sotto forma di numeri è stato invece Francesco D’Aloia, direttore dell’ospedale. «Abbiamo avuto nel 2015 ben 16.417 ricoveri - ha spiegato -, con un incremento del 2,13 per cento rispetto al 2014. Potrebbe sembrare poco ma se si raffronta il dato con tutti gli altri ospedali che hanno eseguito un trasloco, il risultato è straordinario». 

Prevenzione e territorio.  Sono due aspetti su cui l’Asl insisterà. «Perché - ha spiegato Luca Sala, direttore del dipartimento di prevenzione - promuovere stili di vita corretti consente di diminuire l’ospedalizzazione. Su questo il piano è molto ambizioso e i progetti sono tanti». 

Enzo Panelli

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 20 febbraio 2016

BIELLA - L’ospedale lancia la sua strategia per crescere. E lo fa con i suoi professionisti durante una conferenza stampa in cui vengono delineate le attività, in crescita, del 2015 e le scelte per il futuro, per caratterizzare sempre di più la struttura sanitaria, in modo da renderla un punto di attrazione per diverse specialità a livello piemontese e non solo. A fare da padrone di casa il direttore generale Gianni Bonelli che in apertura ha tracciato la mission contenuta nel piano aziendale. «C’è prima di tutto da chiedersi - ha sottolineato - che cosa vogliamo diventare. La nostra visione prevede che il nuovo ospedale sia uno dei poli di eccellenza regionale nell’ambito oncologico e un punto di riferimento del quadrante per le patologie neurologiche, cardiovascolari e ortopediche. Puntiamo anche a diventare un polo di eccellenza e laboratorio di innovazione per l’assistenza territoriale e la prevenzione. Viste le caratteristiche del Biellese pensare di portare avanti qui da noi modelli organizzativi innovativi non è utopia».  Bonelli ha poi puntato molto sullo sviluppo dei rapporti tra ospedale e Università.  

A presentare il 2015 sotto forma di numeri è stato invece Francesco D’Aloia, direttore dell’ospedale. «Abbiamo avuto nel 2015 ben 16.417 ricoveri - ha spiegato -, con un incremento del 2,13 per cento rispetto al 2014. Potrebbe sembrare poco ma se si raffronta il dato con tutti gli altri ospedali che hanno eseguito un trasloco, il risultato è straordinario». 

Prevenzione e territorio.  Sono due aspetti su cui l’Asl insisterà. «Perché - ha spiegato Luca Sala, direttore del dipartimento di prevenzione - promuovere stili di vita corretti consente di diminuire l’ospedalizzazione. Su questo il piano è molto ambizioso e i progetti sono tanti». 

Enzo Panelli

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