E' stata animata la discussione oggi, lunedì, in consiglio provinciale per una polemica squisitamente politica divampata nei giorni scorsi. Al centro della questione, il Piano territoriale regionale. La sinistra radicale ha abbadonato l'aula in serata, seguita dal centrodestra che così ha fatto mancare il numero legale e determinato lo scioglimento della seduta. La discussione, dunque, dovrà essere rimandata. Oggi, come previsto, si è aperta una crisi pre-elettorale nella maggioranza. Come andrà a finire è presto per dirlo. Il centrodestra, con Orazio Scanzio e Roberto Pella, ha gridato all'incapacità di governo della giunta Scaramal chiudendo con un «vergognatevi».
A rendere incandescente il clima politico è la prospettiva delle elezioni di giugno: dopo aver incassato la conferma di Silvio Belletti (Pdci) alla presidenza del Cosrab, dopo due mesi di stallo, la Sinistra radicale fa la voce grossa e chiede il ritiro del Piano territoriale, fra l’altro pieno di strafalcioni, dall’ordine del giorno in discussione ribadendo che, viceversa, non vota uno strumento di pianificazione che contiene l’autostrada.
Il Piano territoriale regionale, in effetti, presenta numerosi errori: c’è un ospedale a Cavaglià chiuso dal primo di gennaio del 1963, una pista ciclabile che attraversa il Cervo, mancano i siti turistici del lago di Viverone e del Ricetto di Candelo, le produzioni vitivinicole del Bramaterra, del Lessona e di altre specialità.
Errori evidenziati dal centro destra «soprattutto per sapere cos’ha fatto il consigliere regionale Wilmer Ronzani in questi anni» sottolineano i capigruppo di Forza Italia, Scanzio, e di Lega Nord, Roberto Simonetti, e Alleanza Nazionale, Gianluigi Nicolello. Alla staffilata risponde lo stesso Ronzani: «Il centrodestra non sa nemmeno che un consigliere regionale può intervenire sul piano territoriale regionale soltanto dopo l’approvazione delle province. Sono a corto di argomenti e creano tempeste in un bicchiere d’acqua». Il consigliere inoltre puntualizza: «La Giunta regionale ha adottato il Piano territoriale regionale e lo ha trasmesso alle Province le quali hanno 45 giorni di tempo per far conoscere all’amministrazione le proprie osservazioni», cosa che sarebbe dovuta avvenire oggi con l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Provinciale.
E poi ci sono i quattro consiglieri di Rc, Pdci e Sinistra Democratica che chiedono a gran voce di ritirare l’ordine del giorno su questo punto. «Perché - spiega Silvio Belletti dei Comunisti Italiani - in quel documento c’è l’autostrada che non era compresa nel programma elettorale che avevamo sottoscritto con il Centrosinistra nel 2004. Se non lo ritireranno sarà battaglia». La risoluzione del pasticcio-Cosrab poteva far pensare a un cambiamento nelle idee della Sinistra, ma così non è. «Sono due cose totalmente slegate una dall’altra» dice il segretario di Rc Roberto Pietrobon. Il presidente della Provincia, Sergio Scaramal, ribadisce: «Non si ritira nulla. L’autostrada non era nel programma elettorale? Beh, se ne è parlato mille volte in consiglio provinciale e solo uno stupido non cambia idea».
(9 marzo 2009)
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