Due asili nido ora parleranno pavese

Due asili nido ora parleranno pavese
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BIELLA - La gestione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone parlerà pavese. L’apposita commissione comunale che doveva esaminare le quattro proposte giunte a Palazzo Oropa si è espressa a favore della cooperativa Aldia, di Pavia, che ha preceduto la cooperativa animazione Valdocco di Torino, la cooperativa sociale Tantintenti di Biella e la cooperativa sociale Donna Più, anch’essa di Biella.

A pesare sul risultato finale è stata principalmente l’offerta formativa e non quella economica. La cooperativa pavese ha infatti superato tutti gli altri contendenti soprattutto sotto questo aspetto, nonostante un’offerta economica che non è risultata la più vantaggiosa per il Comune di Biella. Intanto, gli assessori Fulvia Zago e Teresa Barresi, nei giorni scorsi hanno fatto il punto di quanto è stato fatto nel 2015. «Le tariffe 2015 sono state ribassate di 20 euro mensili per ogni fascia, con l’esclusione dei non residenti – sottolineano nel rapporto dell’anno divulgato a inizio anno da Palazzo Oropa -. Nel frattempo si è dovuto mettere mano con urgenza alla riorganizzazione del servizio: i numeri del personale impiegato nei nidi e le limitazioni al turnover per sostituire chi va in pensione mettevano seriamente in dubbio il mantenimento della qualità e dei numeri del servizio stesso. La strada scelta è stata quella di dare in appalto due dei quattro asili rimasti a gestione diretta, Chiavazza e Masarone. L’obiettivo è di non essere costretti a chiudere nessuna struttura e di mantenere inalterato il più possibile il numero dei bambini ospitati, con la prospettiva di trovare una soluzione per accogliere, a regime, anche i bambini attualmente in lista d’attesa”. 

Enzo Panelli

BIELLA - La gestione degli asili nido di Chiavazza e del Masarone parlerà pavese. L’apposita commissione comunale che doveva esaminare le quattro proposte giunte a Palazzo Oropa si è espressa a favore della cooperativa Aldia, di Pavia, che ha preceduto la cooperativa animazione Valdocco di Torino, la cooperativa sociale Tantintenti di Biella e la cooperativa sociale Donna Più, anch’essa di Biella.

A pesare sul risultato finale è stata principalmente l’offerta formativa e non quella economica. La cooperativa pavese ha infatti superato tutti gli altri contendenti soprattutto sotto questo aspetto, nonostante un’offerta economica che non è risultata la più vantaggiosa per il Comune di Biella. Intanto, gli assessori Fulvia Zago e Teresa Barresi, nei giorni scorsi hanno fatto il punto di quanto è stato fatto nel 2015. «Le tariffe 2015 sono state ribassate di 20 euro mensili per ogni fascia, con l’esclusione dei non residenti – sottolineano nel rapporto dell’anno divulgato a inizio anno da Palazzo Oropa -. Nel frattempo si è dovuto mettere mano con urgenza alla riorganizzazione del servizio: i numeri del personale impiegato nei nidi e le limitazioni al turnover per sostituire chi va in pensione mettevano seriamente in dubbio il mantenimento della qualità e dei numeri del servizio stesso. La strada scelta è stata quella di dare in appalto due dei quattro asili rimasti a gestione diretta, Chiavazza e Masarone. L’obiettivo è di non essere costretti a chiudere nessuna struttura e di mantenere inalterato il più possibile il numero dei bambini ospitati, con la prospettiva di trovare una soluzione per accogliere, a regime, anche i bambini attualmente in lista d’attesa”. 

Enzo Panelli

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