Droga, arresti e denunce

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(28 mar) Il sito - che è stato ovviamente oscurato - si chiamava www.semini.it. Nell’ambiente, negli ultimi due anni, da quando era stato attivato fino alla sua definitiva chiusura da parte dei carabinieri, era diventato famoso in quanto i suoi promotori spedivano i semi di “cannabis indica” direttamente al domicilio segnalato, con tanto di dettagliate istruzioni e consigli per la coltivazione nel giardino o sul balcone di casa, al fine di ottenere piante rigogliose e droga leggera assicurata. I semi arrivavano in pacchi anonimi, via posta o tramite corriere espresso. Per il pagamento si utilizzavano carta prepagate. Impiantare una coltivazione “fai da te” di marijuana, era quindi diventato un gioco da ragazzi.
Il sito - che è stato ovviamente oscurato - si chiamava www.semini.it. Nell’ambiente, negli ultimi due anni, da quando era stato attivato fino alla sua definitiva chiusura da parte dei carabinieri, era diventato famoso in quanto i suoi promotori spedivano i semi di “cannabis indica” direttamente al domicilio segnalato, con tanto di dettagliate istruzioni e consigli per la coltivazione nel giardino o sul balcone di casa, al fine di ottenere piante rigogliose e droga leggera assicurata. I semi arrivavano in pacchi anonimi, via posta o tramite corriere espresso. Per il pagamento si utilizzavano carta prepagate. Impiantare una coltivazione “fai da te” di marijuana, era quindi diventato un gioco da ragazzi.

Il blitz. A scoprire ogni cosa sono stati i carabinieri. Nel corso dell’operazione, denominata non a caso “pollice verde” (coinvolte 190 procure), i militari hanno controllato 2.774 persone, da Ragusa a Bolzano, Biellese compreso. Tutti i sospettati sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare in contemporanea, mercoledì scorso, a partire dalle 7 del mattino. Il risultato è clamoroso: sequestrati chili e chili di piante di marijuana in crescita o già essiccate, migliaia di semi di cannabis indica, quantitativi non modici di altre sostanze, con l’hashish in testa. Alla fine sono state arrestate e denunciate, per detenzione e spaccio, centinaia di persone, nove delle quali nel Biellese. Una cinquantina i minorenni finiti nei guai. I primi a finire in manette, sono stati ovviamente i promotori dell’iniziativa che gestivano il sito finito nel mirino dalla provincia di Bolzano.

Biellesi coinvolti. Nella nostra provincia, sono scesi in campo i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale supportati dai loro colleghi delle Compagnie di Biella e di Cossato e affiancati dagli esperti del Nucleo cinofili di Volpiano. In carcere sono finiti Gianfilippo D’Amato, 22 anni, di Cavaglià, e Luca Guderzo, 34 anni, di Valle Mosso. Al primo sono stati sequestrati 50 grammi di marijuana, al secondo 20 grammi della stessa sostanza più 256 semi e alcune piante in vaso in fase di crescita. Sette le persone denunciate: Vincenzo A., 30 anni, di Sandigliano (trovato con 10 grammi di hashish), Gianluca G., 41 anni, di Coggiola (con alcuni semi), Giuliano V., 41 anni, di Valle Mosso (un grammo di cocaina, uno di marijuana, 400 semi), Massimiliano M., 23 anni, di Zubiena (400 semi più un bilancino), Luca C., 46 anni, di Vigliano (5 grammi di marijuana più semi), Claudio M., 40 anni, di Candelo (tre grammi di hashish più semi) e Giorgia M., 31 anni, di Roppolo.

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