Dormitorio abusivo a Chiavazza

Dormitorio abusivo a Chiavazza
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BIELLA - Un cantiere ormai fermo da diversi anni perché nei conti della Regione i fondi per terminare i lavori di edilizia popolare non ci sono. Ed ora, su sollecitazione dei residenti di Regione Croce a Chiavazza, ecco che viene a galla una nuova situazione di disagio che colpisce Biella. Quelle stanze mai terminate sono state ormai trasformate in un vero e proprio dormitorio, come testimoniano le immagini che alcuni residenti hanno inviato ai media. «Ci sono materassi, bacinelle per lavarsi, coperte e tanti rifiuti» dice Nicolò Chiola che ha dato il via alla denuncia coinvolgendo il capogruppo di Lega Nord Giacomo Moscarola che giovedì ha effettuato un sopralluogo nell’area. La preoccupazione degli abitanti del quartiere non è solo legata alle frequentazioni del cantiere dello stabile che non va avanti. «Lasciarlo completamente incustodito e non in sicurezza - sottolinea Chiola - espone la popolazione, e soprattutto i bambini, ad enormi pericoli. Non riesco a capire che cosa si debba ancora attendere per intervenire e sanare questa difficile situazione che ormai da troppo tempo è sotto gli occhi di tutti». La segnalazione dovrà così essere raccolta direttamente dalla Regione, proprietaria dello stabile. L’auspicio è che si trovino i fondi per completare le case popolari. Vista soprattutto la sempre maggiore emergenza alloggi in città e nel Biellese. Enzo Panelli 

BIELLA - Un cantiere ormai fermo da diversi anni perché nei conti della Regione i fondi per terminare i lavori di edilizia popolare non ci sono. Ed ora, su sollecitazione dei residenti di Regione Croce a Chiavazza, ecco che viene a galla una nuova situazione di disagio che colpisce Biella. Quelle stanze mai terminate sono state ormai trasformate in un vero e proprio dormitorio, come testimoniano le immagini che alcuni residenti hanno inviato ai media. «Ci sono materassi, bacinelle per lavarsi, coperte e tanti rifiuti» dice Nicolò Chiola che ha dato il via alla denuncia coinvolgendo il capogruppo di Lega Nord Giacomo Moscarola che giovedì ha effettuato un sopralluogo nell’area. La preoccupazione degli abitanti del quartiere non è solo legata alle frequentazioni del cantiere dello stabile che non va avanti. «Lasciarlo completamente incustodito e non in sicurezza - sottolinea Chiola - espone la popolazione, e soprattutto i bambini, ad enormi pericoli. Non riesco a capire che cosa si debba ancora attendere per intervenire e sanare questa difficile situazione che ormai da troppo tempo è sotto gli occhi di tutti». La segnalazione dovrà così essere raccolta direttamente dalla Regione, proprietaria dello stabile. L’auspicio è che si trovino i fondi per completare le case popolari. Vista soprattutto la sempre maggiore emergenza alloggi in città e nel Biellese. Enzo Panelli 

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