Dipendenti provinciali, dalla Regione un milione di euro per gli stipendi
La Provincia ormai naviga a vista, e non è più una novità. Non ci sono soldi per null'altro se non per ciò che viene destinato dalla Regione ai vari capitoli di spesa. Sono garantiti i trasporti, però si fatica con le scuole. Soprattutto, le incertezze maggiori riguardano il pagamento degli stipendi ai dipendenti, così come le spese delle utenze. La Regione ha versato giovedì scorso nelle casse della Provincia, destinati al pagamento degli stipendi, un milione e 64 mila euro. E’ quanto ha fatto sapere il vice presidente della Regione Gilberto Pichetto, che deve aver ricevuto le conferme che aspettava dai tecnici provinciali. Il suo principale cruccio non era infatti quello di non disporre della cifra necessaria, quanto avere la certezza che l'importo destinato venisse realmente utilizzato per quella finalità.
Il sindacalista della Cgil Antonio Salamone, riguardo il milione stanziato, puntualizza che non si tratta di soldi individuati chissà dove, ma di crediti che la Provincia ha tutto il diritto di ricevere: «Non si tratta di un contributo una tantum, ma di crediti esigibili che la Provincia vanta con la Regione e che provengono dai residui attivi di spesa. Ciò comporta, chiaramente che, ad un certo punto, potrebbero non bastare se l’incertezza perdurerà a lungo». Il punto, infatti, è per quanto tempo basteranno. Il costo degli stipendi provinciali, ogni mese, si aggira intorno ai 600 mila euro. E' facilmente intuibile che l'importo versato in questi giorni dalla Regione sarà sufficiente al mese di gennaio e a saldare ciò che eventualmente resta in sospeso per l'anno 2013, ma che a febbraio la situazione si riproporrà. Conclude Salamone: «Trattandosi di residui, andando a vedere quelli non ancora impegnati in altre voci, prima o poi finiranno. Nessuna certezza a lungo termine dunque. Siamo senza un bilancio ed è questa, prima di tutto, la condizione che auspichiamo di cambiare il prima possibile».
Incontri. Intanto i sindacati, in settimana, incontreranno il commissario Angelo Ciuni. L'incontro ufficiale, che avrà all'ordine del giorno la situazione economico-finanziaria dell'ente, si svolgerà venerdì mattina. Da lì i sindacati sperano di ottenere qualche certezza in più in un quadro complessivo che rimane piuttosto confuso.
Fabrizio Ceria
La Provincia ormai naviga a vista, e non è più una novità. Non ci sono soldi per null'altro se non per ciò che viene destinato dalla Regione ai vari capitoli di spesa. Sono garantiti i trasporti, però si fatica con le scuole. Soprattutto, le incertezze maggiori riguardano il pagamento degli stipendi ai dipendenti, così come le spese delle utenze. La Regione ha versato giovedì scorso nelle casse della Provincia, destinati al pagamento degli stipendi, un milione e 64 mila euro. E’ quanto ha fatto sapere il vice presidente della Regione Gilberto Pichetto, che deve aver ricevuto le conferme che aspettava dai tecnici provinciali. Il suo principale cruccio non era infatti quello di non disporre della cifra necessaria, quanto avere la certezza che l'importo destinato venisse realmente utilizzato per quella finalità.
Il sindacalista della Cgil Antonio Salamone, riguardo il milione stanziato, puntualizza che non si tratta di soldi individuati chissà dove, ma di crediti che la Provincia ha tutto il diritto di ricevere: «Non si tratta di un contributo una tantum, ma di crediti esigibili che la Provincia vanta con la Regione e che provengono dai residui attivi di spesa. Ciò comporta, chiaramente che, ad un certo punto, potrebbero non bastare se l’incertezza perdurerà a lungo». Il punto, infatti, è per quanto tempo basteranno. Il costo degli stipendi provinciali, ogni mese, si aggira intorno ai 600 mila euro. E' facilmente intuibile che l'importo versato in questi giorni dalla Regione sarà sufficiente al mese di gennaio e a saldare ciò che eventualmente resta in sospeso per l'anno 2013, ma che a febbraio la situazione si riproporrà. Conclude Salamone: «Trattandosi di residui, andando a vedere quelli non ancora impegnati in altre voci, prima o poi finiranno. Nessuna certezza a lungo termine dunque. Siamo senza un bilancio ed è questa, prima di tutto, la condizione che auspichiamo di cambiare il prima possibile».
Incontri. Intanto i sindacati, in settimana, incontreranno il commissario Angelo Ciuni. L'incontro ufficiale, che avrà all'ordine del giorno la situazione economico-finanziaria dell'ente, si svolgerà venerdì mattina. Da lì i sindacati sperano di ottenere qualche certezza in più in un quadro complessivo che rimane piuttosto confuso.
Fabrizio Ceria