Diga, si ritorna in tribunale

Diga, si ritorna in tribunale
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ALTA VALSESSERA - Si torna a parlare del progetto per l’ampliamento della diga in Alta Valsessera sui tavoli della giustizia. Il ricorso promosso dall’associazione Custodiamo la Valsessera, in collaborazione con alcuni Comuni del territorio, davanti al Tricontro il progetto avanzato dal Consorzio di bonifica della Baraggia, prosegue infatti il suo iter. E per domani, mercoledì 18 maggio, è in programma un’altra puntata: una nuova udienza istruttoria, dopo il rallentamento subìto a seguito dell’avvicendamento del Consigliere di Stato incaricato della pratica. Nella seduta, in particolare, Silvestro Maria Russo sostituirà Francesco Caringella.

Nel corso della seduta - come fanno presente dall’associazione, da sempre fortemente contraria al progetto - «sarà valutata in particolare la richiesta avanzata dai legali dell’associazione, Crucioli di Genova, Di Paolo di Roma e Bozzalla Pret di Biella, per un accertamento tecnico da svolgere con l’ausilio dei componenti del Tribunale stesso». I periti incaricati dall’associazione sono Virgilio Anselmo, che sarà presente alla seduta, e Simone Rossi: il primo per le problematiche idrologiche, il secondo per quelle naturalistiche e ittiologiche.

L’associazione, intanto, fa sapere di proseguire «la propria attività di analisi sul Consorzio Baraggia» e afferma di valutare «al momento assai contraddittorie le dichiarazioni rilasciate dal Commissario incaricato dalla regione, ingegner Momo, a Eco di Biella. Ritiene infatti poco credibile la dichiarazione che siamo alla fine dell’era Iacopino quando, contestualmente, gli viene rinnovato l’incarico di consulenza». «Sul tema della diga - conclude l’associazione - Momo non ha peraltro messo in atto provvedimenti conseguenti l’orientamento contrario all’opera deciso in consiglio regionale. Anzi, scegliendo di attendere la sentenza del Tribunale delle acque anziché optare per la rinuncia alla realizzazione, conferma la linea Iacopino».

V.B.

ALTA VALSESSERA - Si torna a parlare del progetto per l’ampliamento della diga in Alta Valsessera sui tavoli della giustizia. Il ricorso promosso dall’associazione Custodiamo la Valsessera, in collaborazione con alcuni Comuni del territorio, davanti al Tricontro il progetto avanzato dal Consorzio di bonifica della Baraggia, prosegue infatti il suo iter. E per domani, mercoledì 18 maggio, è in programma un’altra puntata: una nuova udienza istruttoria, dopo il rallentamento subìto a seguito dell’avvicendamento del Consigliere di Stato incaricato della pratica. Nella seduta, in particolare, Silvestro Maria Russo sostituirà Francesco Caringella.

Nel corso della seduta - come fanno presente dall’associazione, da sempre fortemente contraria al progetto - «sarà valutata in particolare la richiesta avanzata dai legali dell’associazione, Crucioli di Genova, Di Paolo di Roma e Bozzalla Pret di Biella, per un accertamento tecnico da svolgere con l’ausilio dei componenti del Tribunale stesso». I periti incaricati dall’associazione sono Virgilio Anselmo, che sarà presente alla seduta, e Simone Rossi: il primo per le problematiche idrologiche, il secondo per quelle naturalistiche e ittiologiche.

L’associazione, intanto, fa sapere di proseguire «la propria attività di analisi sul Consorzio Baraggia» e afferma di valutare «al momento assai contraddittorie le dichiarazioni rilasciate dal Commissario incaricato dalla regione, ingegner Momo, a Eco di Biella. Ritiene infatti poco credibile la dichiarazione che siamo alla fine dell’era Iacopino quando, contestualmente, gli viene rinnovato l’incarico di consulenza». «Sul tema della diga - conclude l’associazione - Momo non ha peraltro messo in atto provvedimenti conseguenti l’orientamento contrario all’opera deciso in consiglio regionale. Anzi, scegliendo di attendere la sentenza del Tribunale delle acque anziché optare per la rinuncia alla realizzazione, conferma la linea Iacopino».

V.B.

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