Diga di Masserano, così cambia la pesca

Diga di Masserano, così cambia la pesca
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MASSERANO - L’attesa è stata fin troppo lunga. Sabato, la goccia ha non solo fatto traboccare il vaso, ma anche convinto definitivamente - se mai ce ne fosse stato ancora bisogno - che le regole, da queste parti, devono finalmente cambiare. Alla diga di Masserano, all’alba di un nuovo - l’ennesimo - episodio di bracconaggio da parte di alcuni stranieri (l’uccisione di una carpa che era stata più volte pescata, un esemplare ben noto agli appassionati locali di carpfishing, questa volta regolarmente catturata con una canna ma trattenuta irregolarmente perché superiore ai 6 chili di peso, e poi uccisa), la voglia di dare un giro di vite alle irregolarità, fissando paletti chiari e definiti alla pratica della pesca, è ormai pressante. Non per niente il nuovo gestore, la Cva di Andrea Cerreia Varale, stringe i tempi e si prepara a far entrare in vigore, pur in forma provvisoria sino a fine anno, il regolamento destinato a mettere ordine nella faccenda. Le nuove regole entreranno in vigore il prossimo 29 novembre, con un obiettivo primario: «Gestire in modo più appropriato soprattutto il carpfishing e la pesca a spinning», spiega Cerreia, puntualizzando che la novità più rilevante riguarda «l’istituzione di una quindicina di postazioni fisse, utilizzabili esclusivamente su prenotazione, a tariffe agevolate per i residenti in provincia di Biella», ma utilizzabili anche dai “foranei” ai costi che il gestore è disponibile a comunicare telefonicamente agli interessati (347/2250491). Il primo weekend, quello del 29, le postazioni saranno già riservabili dal venerdì sera, sempre contattando Cerrei Varale, ma più avanti, quando il sito del gestore sarà pronto, a tutti sarà offerta la possibilità di visionare online lo stato delle prenotazioni, in modo da scegliere direttamente lo spazio libero preferito.  Le novità, in ogni caso, non si esauriranno qui. In materia di cattura delle carpe, ad esempio, sarà consentito trattenere solo esemplari da 25 a 50 centimetri (oggi è permesso da 20 a 70, o sotto i 6 chili di peso), mentre il luccio potrà essere pescato ma dovrà sempre, rigorosamente essere rilasciato. E anche i controlli, così necessari per debellare il fenomeno del bracconaggio, si faranno più semplici: «Oltre a un importante progetto di marchiatura dei pesci, alcuni dei quali saranno anche microchippati - chiarisce Cerreia Varale -, finalmente avremo modo di utilizzare imbarcazioni per effettuare i controlli. Questo ci consentirà di agire tempestivamente e con più facilità». Anche la pesca tradizionale (ad esempio quella a fondo o con galleggiante, alla trota o alla tinca) dovrà sottostare ad alcune regole in materia di limitazioni sulle misure, «ma tengo a sottolineare - fa presente il gestore - che tutti gli introiti da buoni giornalieri o annuali per questo tipo di pesca saranno destinati a specifici ripopolamenti». Da fine novembre a  gennaio sarà una sorta di terreno di prova. Le novità verranno testate, valutate, se necessario rimodellate. Poi,  con il nuovo anno, tutto entrerà a regime definitivamente. Nel frattempo, gli appassionati sono chiamati a discutere del tutto con la nuova gestione: appuntamento giovedì alle 21 al “Giardino” di Curino (il telefono di Cerreia è a disposizione per prenotazioni, nel caso qualcuno volesse partecipare alla cena che precederà la serata).Veronica Balocco

MASSERANO - L’attesa è stata fin troppo lunga. Sabato, la goccia ha non solo fatto traboccare il vaso, ma anche convinto definitivamente - se mai ce ne fosse stato ancora bisogno - che le regole, da queste parti, devono finalmente cambiare. Alla diga di Masserano, all’alba di un nuovo - l’ennesimo - episodio di bracconaggio da parte di alcuni stranieri (l’uccisione di una carpa che era stata più volte pescata, un esemplare ben noto agli appassionati locali di carpfishing, questa volta regolarmente catturata con una canna ma trattenuta irregolarmente perché superiore ai 6 chili di peso, e poi uccisa), la voglia di dare un giro di vite alle irregolarità, fissando paletti chiari e definiti alla pratica della pesca, è ormai pressante. Non per niente il nuovo gestore, la Cva di Andrea Cerreia Varale, stringe i tempi e si prepara a far entrare in vigore, pur in forma provvisoria sino a fine anno, il regolamento destinato a mettere ordine nella faccenda. Le nuove regole entreranno in vigore il prossimo 29 novembre, con un obiettivo primario: «Gestire in modo più appropriato soprattutto il carpfishing e la pesca a spinning», spiega Cerreia, puntualizzando che la novità più rilevante riguarda «l’istituzione di una quindicina di postazioni fisse, utilizzabili esclusivamente su prenotazione, a tariffe agevolate per i residenti in provincia di Biella», ma utilizzabili anche dai “foranei” ai costi che il gestore è disponibile a comunicare telefonicamente agli interessati (347/2250491). Il primo weekend, quello del 29, le postazioni saranno già riservabili dal venerdì sera, sempre contattando Cerrei Varale, ma più avanti, quando il sito del gestore sarà pronto, a tutti sarà offerta la possibilità di visionare online lo stato delle prenotazioni, in modo da scegliere direttamente lo spazio libero preferito.  Le novità, in ogni caso, non si esauriranno qui. In materia di cattura delle carpe, ad esempio, sarà consentito trattenere solo esemplari da 25 a 50 centimetri (oggi è permesso da 20 a 70, o sotto i 6 chili di peso), mentre il luccio potrà essere pescato ma dovrà sempre, rigorosamente essere rilasciato. E anche i controlli, così necessari per debellare il fenomeno del bracconaggio, si faranno più semplici: «Oltre a un importante progetto di marchiatura dei pesci, alcuni dei quali saranno anche microchippati - chiarisce Cerreia Varale -, finalmente avremo modo di utilizzare imbarcazioni per effettuare i controlli. Questo ci consentirà di agire tempestivamente e con più facilità». Anche la pesca tradizionale (ad esempio quella a fondo o con galleggiante, alla trota o alla tinca) dovrà sottostare ad alcune regole in materia di limitazioni sulle misure, «ma tengo a sottolineare - fa presente il gestore - che tutti gli introiti da buoni giornalieri o annuali per questo tipo di pesca saranno destinati a specifici ripopolamenti». Da fine novembre a  gennaio sarà una sorta di terreno di prova. Le novità verranno testate, valutate, se necessario rimodellate. Poi,  con il nuovo anno, tutto entrerà a regime definitivamente. Nel frattempo, gli appassionati sono chiamati a discutere del tutto con la nuova gestione: appuntamento giovedì alle 21 al “Giardino” di Curino (il telefono di Cerreia è a disposizione per prenotazioni, nel caso qualcuno volesse partecipare alla cena che precederà la serata).Veronica Balocco

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