Decreto Natale: "Abito al Favaro, non posso fare una camminata a Oropa?"
Gianluca Susta discute le regole imposte nel nuovo dpcm: "Le restrizioni per essere imposte devono essere capite, logiche, utili".
Gianluca Susta critica le regole imposte con il Decreto Natale: "Le restrizioni per essere imposte devono essere capite, logiche, utili".
Il commento sui social
"Bisogna accettare le restrizioni - scrive Susta sui social - Bisogna mettere la mascherina. Lo faccio io che ho fatto il COVID19 e ho gli anticorpi alti, figuriamoci chi è alla mercé del buon cuore altrui. Ma le restrizioni per essere imposte devono essere 1) capite, 2) logiche, 3) utili.
1) Capite. In questo guazzabuglio di decreti, decreti leggi, ordinanze regionali e ministeriali, di FAQ e raccomandazioni neanche noi Avvocati ci capiamo più. 2) se in un mese le terapie intensive sono diminuite di 1000 posti (su 4000, il 25%, tantissimo, grazie a Dio) e i ricoveri di qualche migliaia, il Ministro della Salute ha il dovere, col suo premier, di spiegare perché ci sono così tanti morti! Dove è morta la gente? A casa? Nei ricoveri? E perché? Non è stata adeguatamente curata? E perché non è stata adeguatamente curata? Oppure in ospedale? Perché? Perché era inutile ricoverarla in terapia intensiva? Perché sono subentrate complicazioni? Quali? Si può avere una statistica aggiornata dei morti invece che sparare minchiate con paragoni assurdi con il 1944, come ha fatto Ricciardi? E mi spiegate qual è la logica che consente il 24 25 e 26 per uno che abita a Tollegno (comune con meno di 5000 abitanti) di andare a trovare sua madre a Biella, ma non può il 28, 29, 30 perché "non si può andare verso i capoluoghi di provincia"? Quale contatto può avere uno che sale in auto a Tollegno, parcheggia e va a casa dei suoi figli o genitori e, poi, riprende l'auto e va a casa? 3) le restrizioni devono essere utili. Quelle non utili vanno depennate. Io abito a Favaro. A 500 metri dalla Burcina. O a 5 km da Oropa. Stando alla norma non posso andare lì per passeggiare. Mi dite chi contagio provoco o subisco se salgo nella mia auto in garage e vado a Oropa a camminare in mezzo al bosco o su per la Muanda? E se incrocio una persona stando a 2/3 metri? Ecco. Sono queste le situazioni che stanno aumentando ansie, depressioni, malesseri dettati da solitudine, precarietà, nervosismo ecc. Ciò che manca in questi provvedimenti - comprensibili nel fine - è una flessibilità dettata dalla mancata conoscenza della profonda differenza delle situazioni, che avrebbero richiesto - nel quadro di principi generali e di linee guida nazionali - una governance diversa, molto piu' responsabilizzante dei Sindaci, gli unici che sono in grado di rapportarsi con efficacia alla gente e capaci di discernere ciò che è necessario, in stretto contatto coi responsabili sanitari, in quel momento su quel dato territorio. Biella non è Pralungo, Milano non è Biella. La provincia di Biella non è quella di Milano. Insomma, non si.possono applicare norme uguali a situazioni diverse. È complicato discernere? Certo che lo è! Ma questa è l'arte del governare. Questa dovrebbe essere la politica. Ma spiegarlo a questi è davvero difficile".