De Giovanni tra romanzi e serie tv

De Giovanni tra romanzi e serie tv
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Torna a Biella oggi uno degli scrittori più amati dal pubblico italiano. Il giallista napoletano Maurizio De Giovanni presenterà alle 18 alla libreria Vittorio Giovannacci di via Italia il suo ultimo libro “Cuccioli” (Einaudi, 318 pagine, 19 euro). Il suo ultimo lavoro riporta sulla scena i Bastardi di Pizzofalcone, un gruppo di poliziotti chiamati a rivitalizzare il commissariato di Pizzofalcone azzerato dopo uno scandalo. In pratica gli scarti degli altri commissariati, che tuttavia sotto la guida di Luigi Palma riescono a diventare un squadra formidabile.

Questo quarto episodio (dopo I Bastardi di Pizzofalcone, Buio e Gelo) prende le mosse dal ritrovamento di una bambina neonata accanto ad un cassonetto dell’immondizia. A salvarla è l’assistente capo Francesco Romano detto “Hulk” un po’ per il fisico un po’ per la facilità agli attacchi d’ira. Ma in questa vicenda saprà mostrare il suo volto sensibile.

Maurizio, ci racconta come è nata l’idea di questo episodio?

«È nata da un fatto di cronaca accaduto a Napoli. Il ritrovamento di un neonato accanto ad un cassonetto è una notizia apparsa sulle pagine di cronaca locali che mi aveva colpito, anche perché il poliziotto aveva intenzione di adottare il bambino».

A questa vicenda se ne intreccia un’altra. Da un lato un ritrovamento, dall’altra una sparizione. Anzi, diverse sparizioni di cani di piccola taglia di cui si accorgerà l’agente scelto Marco Aragona.

«È vero, il romanzo racconta due storie che coinvolgono persone umili. Simbolicamente, in questo episodio ho provato a raccontare i più deboli».

I Bastardi di Pizzofalcone stanno per approdare in televisione, su Rai Uno il prossimo autunno. Il cast è importante: Alessandro Gassmann vestirà i panni dell’ispettore Giuseppe Lojacono, Carolina Crescentini in quelli di Laura Piras, Tosca D’Aquino interpreterà Ottavia e poi Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato e Simona Tabasco. Cosa prova a veder prendere forma le sue storie?

«È bello vedere davanti agli occhi quello che fino a ieri era solo nella mia testa. Sono stato più volte sul set e posso dire che stanno facendo tutti un buon lavoro. Alessandro Gassmann è bravissimo, così come tutti gli altri. Sono soddisfatto».

A quando una serie tv anche sulla serie che lo ha reso famoso, quella del commissario Ricciardi?

«Non manca molto, stiamo scrivendo la sceneggiatura e anche in questo caso andrà in onda su Rai Uno».

Torna a Biella per la quinta volta, dove tra l’altro aveva presentato il primo capitolo di questa serie in anteprima sull’uscita nazionale, nel 2013. Com’è il suo rapporto con il pubblico biellese?

«Straordinario, sono sempre felicissimo di venirvi a trovare. Come ho già raccontato, Einaudi sa che Biella è una tappa fissa nei miei tour di presentazione dei libri. Ricordo ancora un anno in cui sono venuto d’inverno, faceva freddo e per strada non c’era nessuno, poi sono entrato in libreria e ho trovato cento persone ad aspettarmi. I biellesi sono molto affezionati ai miei personaggi. Spero che nessuno si arrabbi perché non ho ancora fatto sposare Ricciardi ed Enrica... so che è un tasto dolente per tutti i fan della serie. E anche qui a Biella una domanda ci scappa sempre. Ma io non c’entro, sono sempre i personaggi a decidere le proprie azioni».

Matteo Lusiani

Torna a Biella oggi uno degli scrittori più amati dal pubblico italiano. Il giallista napoletano Maurizio De Giovanni presenterà alle 18 alla libreria Vittorio Giovannacci di via Italia il suo ultimo libro “Cuccioli” (Einaudi, 318 pagine, 19 euro). Il suo ultimo lavoro riporta sulla scena i Bastardi di Pizzofalcone, un gruppo di poliziotti chiamati a rivitalizzare il commissariato di Pizzofalcone azzerato dopo uno scandalo. In pratica gli scarti degli altri commissariati, che tuttavia sotto la guida di Luigi Palma riescono a diventare un squadra formidabile.

Questo quarto episodio (dopo I Bastardi di Pizzofalcone, Buio e Gelo) prende le mosse dal ritrovamento di una bambina neonata accanto ad un cassonetto dell’immondizia. A salvarla è l’assistente capo Francesco Romano detto “Hulk” un po’ per il fisico un po’ per la facilità agli attacchi d’ira. Ma in questa vicenda saprà mostrare il suo volto sensibile.

Maurizio, ci racconta come è nata l’idea di questo episodio?

«È nata da un fatto di cronaca accaduto a Napoli. Il ritrovamento di un neonato accanto ad un cassonetto è una notizia apparsa sulle pagine di cronaca locali che mi aveva colpito, anche perché il poliziotto aveva intenzione di adottare il bambino».

A questa vicenda se ne intreccia un’altra. Da un lato un ritrovamento, dall’altra una sparizione. Anzi, diverse sparizioni di cani di piccola taglia di cui si accorgerà l’agente scelto Marco Aragona.

«È vero, il romanzo racconta due storie che coinvolgono persone umili. Simbolicamente, in questo episodio ho provato a raccontare i più deboli».

I Bastardi di Pizzofalcone stanno per approdare in televisione, su Rai Uno il prossimo autunno. Il cast è importante: Alessandro Gassmann vestirà i panni dell’ispettore Giuseppe Lojacono, Carolina Crescentini in quelli di Laura Piras, Tosca D’Aquino interpreterà Ottavia e poi Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato e Simona Tabasco. Cosa prova a veder prendere forma le sue storie?

«È bello vedere davanti agli occhi quello che fino a ieri era solo nella mia testa. Sono stato più volte sul set e posso dire che stanno facendo tutti un buon lavoro. Alessandro Gassmann è bravissimo, così come tutti gli altri. Sono soddisfatto».

A quando una serie tv anche sulla serie che lo ha reso famoso, quella del commissario Ricciardi?

«Non manca molto, stiamo scrivendo la sceneggiatura e anche in questo caso andrà in onda su Rai Uno».

Torna a Biella per la quinta volta, dove tra l’altro aveva presentato il primo capitolo di questa serie in anteprima sull’uscita nazionale, nel 2013. Com’è il suo rapporto con il pubblico biellese?

«Straordinario, sono sempre felicissimo di venirvi a trovare. Come ho già raccontato, Einaudi sa che Biella è una tappa fissa nei miei tour di presentazione dei libri. Ricordo ancora un anno in cui sono venuto d’inverno, faceva freddo e per strada non c’era nessuno, poi sono entrato in libreria e ho trovato cento persone ad aspettarmi. I biellesi sono molto affezionati ai miei personaggi. Spero che nessuno si arrabbi perché non ho ancora fatto sposare Ricciardi ed Enrica... so che è un tasto dolente per tutti i fan della serie. E anche qui a Biella una domanda ci scappa sempre. Ma io non c’entro, sono sempre i personaggi a decidere le proprie azioni».

Matteo Lusiani

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