DALLA SVEZIA: PATRIZIA GARZENA

DALLA SVEZIA: PATRIZIA GARZENA
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Katrineholm. C’è una rivoluzione silenziosa in corso che porterà, da qui al 2025, a cambiare il volto della Svezia, almeno per quanto riguarda il mercato del lavoro. Questi sono infatti gli anni della progressiva uscita di scena, per sopraggiunta età della pensione, dei cosiddetti “Quarantenni”, i nati negli anni del baby-boom svedese tra il 1940 e il 1950. I sociologi la chiamano la Generazione dei Record non solo perché è stata tra le più numerose ma anche perché è considerata l’artefice del successo di quel modello economico-sociale che ha fatto della Svezia, prima della grande crisi degli anni Novanta, una nazione all’avanguardia nel mondo.

Non è un caso quindi se oggi i “Quarantenni” occupano posti di grande influenza sia nel settore pubblico, sia nel privato e non è un caso il fatto che il loro pensionamento porterà al più profondo cambio generazionale che questo Paese abbia mai visto. Secondo le previsioni dell’Agenzia Nazionale del Lavoro, le ricadute di questo cambio non saranno tanto di tipo quantitativo, perché l’incremento occupazionale resterà piuttosto stabile, ma la vera sfida si giocherà tutta nel campo delle competenze: il problema legato al pensionamento dei “Quarantenni” infatti è che con loro usciranno di scena bagagli di esperienze e qualifiche molto difficili da rimettere insieme in pochi anni. Sempre secondo le previsioni dell’Agenzia del Lavoro, i giovani che oggi stanno studiando si troveranno di fronte un mercato del lavoro sempre più “affamato” di specializzazioni di alto livello e sempre meno disposto a offrire possibilità di primo impiego “facili” per chi non ha esperienza o formazione adeguata. Una situazione che, già oggi, sta favorendo le professionalità “mature” che arrivano dall’estero. Non a caso, per esempio, la maggioranza dei medici non è già più fatta di cittadini svedesi.  

Patrizia Garzena

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