DALLA SVEZIA: PATRIZIA GARZENA

DALLA SVEZIA: PATRIZIA GARZENA
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Katrineholm. Negli ultimi anni il governo svedese di destra ha investito parecchie energie per cercare di trasformare gli svedesi in un popolo di imprenditori. Per tutti quelli che decidono di mettersi in proprio sono state pensate agevolazioni fiscali e procedure semplificate che rendono ancora meno complicata la già comoda vita del contribuente svedese.Avviare una ditta individuale è semplicissimo: basta compilare un modulo su internet, non ci sono documenti da presentare e non c’è niente da pagare. Anche i rapporti con il fisco sono stati super semplificati: si paga mensilmente sul reddito ipotizzato - e all’inizio è consentito “prevedere” incassi anche di poche migliaia di euro - e il primo conguaglio arriva soltanto dopo un anno dall’inizio dell’attività. 

L’Agenzia delle Tasse fa controlli a campione ogni 5 anni per verificare che qualcuno non stia facendo il furbetto e le ditte che dichiarano redditi presunti troppo basse posso essere chiuse d’ufficio o sanzionate. Gli imprenditori individuali devono versare inoltre i contributi secondo un’aliquota del 28,97% che scende al 15 per chi ha meno di 26 anni e al 10 per chi ne ha più di 65. Le coperture assicurative che comprendono spese sanitarie, infortuni e fondo pensione possono partire da un pacchetto-base di circa 1000-1500 euro l’anno e aumentare a seconda dei casi e delle necessità.  Esistono poi una serie infinita di agevolazioni e possibili combinazioni per chi vuole avviare un’attività imprenditoriale ma nel frattempo studia, prende la pensione o ha un lavoro dipendente. L’obiettivo è quello di favorire l’occupazione, soprattutto tra i ragazzi e le donne immigrate, due categorie che stentano a trovare una propria collocazione all’interno del mercato del lavoro.

Patrizia Garzena

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