DALLA NORVEGIA: VITTORIO MAGLIOLA
Trondheim. Una piccola nuvola nel roseo panorama norvegese: la Banca Centrale ha lanciato l’allarme per la crescita vertiginosa dei prezzi delle case. In parole povere, i responsabili della Banca temono che si possa verificare anche nella ridente Norvegia una crisi immobiliare dello stesso tipo di quella che qualche anno fa ha colpito gli Stati Uniti.
Trondheim. Una piccola nuvola nel roseo panorama norvegese: la Banca Centrale ha lanciato l’allarme per la crescita vertiginosa dei prezzi delle case. In parole povere, i responsabili della Banca temono che si possa verificare anche nella ridente Norvegia una crisi immobiliare dello stesso tipo di quella che qualche anno fa ha colpito gli Stati Uniti. Per il momento l’economia norvegese è ancora solida, e le banche concedono prestiti a tassi d’interesse molto vantaggiosi, incoraggiando le famiglie a contrarre mutui sempre più onerosi: i prezzi delle case infatti sono in crescita continua, e non si sono fermati nemmeno durante la crisi che ha colpito l’economia negli ultimi due anni. In questo scenario nessuno si preoccupa, perché è facile ottenere un prestito e non costa neppure molto. Proprio ieri un sondaggio riportava che i norvegesi hanno fiducia nel futuro e vedono molto vicina la fine della crisi (come il prof. Monti, insomma). Ma basterebbe una contrazione contenuta del prezzo del petrolio, ad esempio a causa della riduzione della produzione industriale a livello mondiale, per innescare un circolo vizioso che, secondo la Banca di Norvegia, potrebbe rendere sempre più difficile per le famiglie fare fronte ai mutui accesi, con il rischio concreto che la bolla immobiliare, così come è accaduto negli Stati Uniti, esploda, lasciando i cocci in mano alle famiglie super indebitate e trascinando con sé nella crisi anche le banche e l’intero sistema. Un rallentamento della crescita economica potrebbe infatti ridurre i redditi delle famiglie, che si troverebbero nella situazione di dover tagliare i consumi per poter pagare le rate dei mutui accesi. La conseguenza ultima sarebbe un rallentamento per l’intera economia norvegese, con un aumento della disoccupazione ed una maggiore pressione sulle casse dello Stato. Insomma, la Banca Centrale ha avvertito le cicale norvegesi che forse l’inverno è più vicino di quello che si pensi, e che forse è il caso di farsi un po' più prudenti e più formiche, ed incominciare a mettere da parte qualcosa per i tempi grami.
Vittorio Magliola