DALLA FRANCIA: COSTANTINO MORETTI

DALLA FRANCIA: COSTANTINO MORETTI
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Parigi. Domenica 6 maggio la Francia ha scelto François Hollande e, dopo 17 anni, il partito socialista torna al potere. I festeggiamenti iniziano poco dopo la chiusura dei seggi e sono enfatizzati dal fatto che la fine delle elezioni cade in concomitanza con il ponte dell’8 maggio (fine della II Guerra Mondiale).

L’atmosfera è effervescente: cori da stadio, clacson che suonano a ripetizione ovunque per le strade. Tutti convergono verso Piazza della Bastiglia, ove a partire dalle 19-19:30 comincia a radunarsi una folla immensa. Non vi sono solo i sostenitori del nuovo presidente, ma anche molte persone che vogliono semplicemente festeggiare la fine dell’“era Sarkozy”. Abbastanza unanimi i commenti degli altri partiti: «L’abbiamo cacciato, ah… è finita!», sospira Mélenchon; rincara ulteriormente la dose Marine Le Pen: «Sarkozy ha tradito tutti gli impegni presi nel 2007 (…), i francesi l’hanno sanzionato ed è il solo ed unico responsabile della propria sconfitta». Il popolo della sinistra pensa che sia un momento di svolta importante e si aspetta risultati immediati. Nel programma di Hollande si parla di aumento del salario minimo, creazione di 150.000 nuovi posti di lavoro, pensione a 60 anni per coloro che hanno iniziato a lavorare a 18 anni e hanno accumulato 41 anni di contributi, ecc. I più disillusi auspicano per lo meno qualche segno di cambiamento in tempi brevi. Come in ogni epoca di crisi, c’è soprattutto molta speranza nell’aria e, di fatto, domenica sera molti sono andati in piazza della Bastiglia semplicemente per rivivere la notte del 10 maggio 1981 (la maggior parte dei presenti probabilmente non era ancora nata), quando i canti e i festeggiamenti erano per François Mitterrand. È quindi un passato con cui sarà difficile competere quello che si prospetta a François II, come in molti chiamano Monsieur Hollande, in riferimento al suo predecessore socialista. Dopo la vittoria ed i festeggiamenti inizia la vera sfida, o meglio, per riprendere le parole del neo-presidente, «è  adesso che cominciano i problemi…».

Costantino Moretti

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