Dai rifiuti umidi al biometano: impianto vicino all’autorizzazione

Dai rifiuti umidi al biometano: impianto vicino all’autorizzazione
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SALUSSOLA - Gli annunci snocciolati solo un anno fa dal sindaco Carlo Cabrio, fin da subito favorevolmente disposto nei confronti del progetto, suonano ora più vicini. Quasi reali. Una dozzina di posti di lavoro, ripercussioni positive per l’economia dell’intero paese, benefit. Quello che potrebbe derivare dalla realizzazione del progetto di cui ormai da un anno si parla in paese - un impianto per la trasformazione di rifiuti umidi organici in biometano e fertilizzanti, la cui sede dovrebbe avere posto al Brianco - non ha più l’aspetto della semplice propaganda. Né della speranza. A due giorni dall’ultima conferenza dei servizi che dovrà dare il benestare - o il diniego - definitivo all’idea, prevista per il prossimo 16 dicembre in Provincia, l’impianto e il suo strascico di vantaggi per il paese sembrano ormai cosa molto vicina. «Non posso esprimermi in merito perché la parola conclusiva spetta ovviamente alla conferenza dei servizi - chiarisce Carlo Cabrio -, ma posso dire di essere piuttosto fiducioso. Credo che, stante la bontà dell’iter fin qui svolto, il progetto possa essere tranquillamente approvato».

Il 16 dicembre dunque si saprà se al Brianco prenderà posto l’ormai noto impianto. Il progetto prende ufficialmente il nome di  “Impianto di recupero energetico per la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante trattamento di rifiuti organici selezionati in processi di digestione anaerobica e compostaggio” e altro non è che un centro per la produzione di biometano da compost e sfalci, con successiva immissione nella rete di distribuzione. Presentato dalla ditta San Tommaso srl di Legnano,  proprietaria dei terreni, l’idea aveva fin da subito raccolto pieno consenso dall’amministrazione comunale, che l’aveva definita, tramite il sindaco,  una «grossa opportunità per il paese». «Ci aspettiamo un impatto economico positivo - aveva affermato il primo cittadino -. Intanto, con l’assunzione prevista di dodici addetti, per la selezione dei quali è stata decretata la priorità dei residenti, e poi con la creazione dell’indotto, che i programmi prevedono particolarmente massiccio».

Veronica Balocco

SALUSSOLA - Gli annunci snocciolati solo un anno fa dal sindaco Carlo Cabrio, fin da subito favorevolmente disposto nei confronti del progetto, suonano ora più vicini. Quasi reali. Una dozzina di posti di lavoro, ripercussioni positive per l’economia dell’intero paese, benefit. Quello che potrebbe derivare dalla realizzazione del progetto di cui ormai da un anno si parla in paese - un impianto per la trasformazione di rifiuti umidi organici in biometano e fertilizzanti, la cui sede dovrebbe avere posto al Brianco - non ha più l’aspetto della semplice propaganda. Né della speranza. A due giorni dall’ultima conferenza dei servizi che dovrà dare il benestare - o il diniego - definitivo all’idea, prevista per il prossimo 16 dicembre in Provincia, l’impianto e il suo strascico di vantaggi per il paese sembrano ormai cosa molto vicina. «Non posso esprimermi in merito perché la parola conclusiva spetta ovviamente alla conferenza dei servizi - chiarisce Carlo Cabrio -, ma posso dire di essere piuttosto fiducioso. Credo che, stante la bontà dell’iter fin qui svolto, il progetto possa essere tranquillamente approvato».

Il 16 dicembre dunque si saprà se al Brianco prenderà posto l’ormai noto impianto. Il progetto prende ufficialmente il nome di  “Impianto di recupero energetico per la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante trattamento di rifiuti organici selezionati in processi di digestione anaerobica e compostaggio” e altro non è che un centro per la produzione di biometano da compost e sfalci, con successiva immissione nella rete di distribuzione. Presentato dalla ditta San Tommaso srl di Legnano,  proprietaria dei terreni, l’idea aveva fin da subito raccolto pieno consenso dall’amministrazione comunale, che l’aveva definita, tramite il sindaco,  una «grossa opportunità per il paese». «Ci aspettiamo un impatto economico positivo - aveva affermato il primo cittadino -. Intanto, con l’assunzione prevista di dodici addetti, per la selezione dei quali è stata decretata la priorità dei residenti, e poi con la creazione dell’indotto, che i programmi prevedono particolarmente massiccio».

Veronica Balocco

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