Da Valle Mosso parte la causa alle Poste

Da Valle Mosso parte la causa alle Poste
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VALLE MOSSO - La chiusura di Poste Italiane di fronte non solo agli innumerevoli appelli del Comune per il mantenimento dell’ufficio postale di Crocemosso, ma anche davanti alle proposte alternative messe in campo dall’amministrazione, non hanno infine dato altra scelta alla giunta Sasso se non quella di passare a vie legali. La chiusura del presidio postale della frazione alta valmossese, prevista nel piano di tagli imposto dalle Poste al territorio biellese, ha avuto luogo, rispettando gli annunci, lo scorso 7 settembre. E ora, come annunciato sin da quando era apparsa chiara l’intenzione dell’azienda di non dialogare sul destino dell’ufficio, il Comune chiede supporto al Tar: la delibera di conferimento dell’incarico legale è stata approvata lo scorso 15 ottobre, e presto si tradurrà in un vero e proprio ricorso. Cui non aderirà il solo comune di Valle Mosso.
Ad occuparsi della vicenda davanti al Tribunale amministrativo regionale sarà lo studio Alberto Savatteri di Torino, che già in passato ha affrontato cause analoghe. «Abbiamo cercato di coinvolgere anche gli altri Comuni interessati dai tagli - afferma il sindaco Cristina Sasso - e abbiamo ottenuto la collaborazione di Vigliano, che ha perso l’ufficio di via Roma». 

Veronica Balocco

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 29 ottobre 2015

VALLE MOSSO - La chiusura di Poste Italiane di fronte non solo agli innumerevoli appelli del Comune per il mantenimento dell’ufficio postale di Crocemosso, ma anche davanti alle proposte alternative messe in campo dall’amministrazione, non hanno infine dato altra scelta alla giunta Sasso se non quella di passare a vie legali. La chiusura del presidio postale della frazione alta valmossese, prevista nel piano di tagli imposto dalle Poste al territorio biellese, ha avuto luogo, rispettando gli annunci, lo scorso 7 settembre. E ora, come annunciato sin da quando era apparsa chiara l’intenzione dell’azienda di non dialogare sul destino dell’ufficio, il Comune chiede supporto al Tar: la delibera di conferimento dell’incarico legale è stata approvata lo scorso 15 ottobre, e presto si tradurrà in un vero e proprio ricorso. Cui non aderirà il solo comune di Valle Mosso.
Ad occuparsi della vicenda davanti al Tribunale amministrativo regionale sarà lo studio Alberto Savatteri di Torino, che già in passato ha affrontato cause analoghe. «Abbiamo cercato di coinvolgere anche gli altri Comuni interessati dai tagli - afferma il sindaco Cristina Sasso - e abbiamo ottenuto la collaborazione di Vigliano, che ha perso l’ufficio di via Roma». 

Veronica Balocco

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