Da studente a “datore di lavoro”

Da studente a “datore di lavoro”
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BIELLA - C’è un progetto di alternanza scuola-lavoro, all’Alberghiero sede di Cavaglià, che potrebbe essere descritto - e così lo descrivono i protagonisti - come un’esperienza “in famiglia”. Anche se, è bene anticiparlo, di un’azienda esterna vera e propria si tratta.
Ebbene, succede che due studentesse dell’istituto superiore “Gae Aulenti”, che frequentano la classe terza specializzazione Sala, abbiano proposto alla scuola un locale dove prestare servizio, d’accordo con il titolare, e che l’istituto abbia acconsentito.
 Quel titolare, ed ecco la particolarità di questa alternanza scuola-lavoro, è un ex allievo dell’Alberghiero di Cavaglià, che pochi giorni fa ha riaperto l’attività di famiglia, con la collaborazione di altri due amici, anche loro, tra l’altro, ex studenti della scuola. 
Le due ragazze impegnate nell’esperienza fuori dall’aula sono Alice Coco e Elisa Mandosso. Entrambe di 16 anni, la prima vive a Santhià, la seconda a Tronzano Vercellese. Ed è lì, a Tronzano, che si trova il locale di Davide Posillipo, chef di 26 anni e “vecchia conoscenza” dell’Alberghiero: si tratta del ristorante pizzeria “Osteria della Mal’Ora”, subentrata a quello che una volta era noto come “La bruschetta”. 
«Si tratta di un percorso di alternanza che va a integrare le 200 ore di stage che ci serviranno per l’esame di terza, valido per la qualifica regionale - racconta Alice Coco - Abbiamo lavorato da Davide per due settimane, come stage invernale. La scuola ci aveva proposto mete più lontane, ma abbiamo preferito restare nella zona. La mia famiglia conosceva i titolari e ci siamo fatte avanti. Davide era entusiasta, così ci siamo rivolte alla scuola».
Davide Posillipo ha riaperto l’attività lo scorso 2 febbraio. Cinque giorni dopo, le studentesse sono entrate nel suo staff: «Ci siamo sentite subito in famiglia. Ci piacerebbe, ora che le due settimane sono finite, poter continuare a lavorare con lui», spera Alice. 
Un’esperienza pregressa in un hotel a quattro stelle a Varazze, per lei; una in un villaggio turistico in Calabria, per la compagna Elisa: Davide Posillipo, che dal suo diploma ha fatto un bel po’ di strada, loda la loro preparazione: «Il mio giudizio è ottimo - dice - Tengo particolarmente agli stagisti, perché collaboro con l’Ascom di Vercelli, per la formazione a livello ristorativo, come docente di cucina; quindi, per me lo stage è fondamentale». 
Un’attività “di” e “in” famiglia. Posillipo sta continuando l’attività di famiglia, aperta 14 anni fa dal padre Augusto e della madre Daniela (tutt’ora nel team), e da tre a poco a poco l’ha rivoluzionata, sia dal punto di vista del menù - rivisitazione della cucina piemontese e un buon 70 per cento a base di pesce - sia come arredo e struttura.
Con lui, all’Osteria della Mal’Ora sono entrati altri due “ex” dell’Alberghiero di Cavaglià: Davide Guglielmini, 26 anni anche lui cuoco, e la maître Deborah Della Torre, 28. 
«Non ho voluto subito restare a casa, ho preferito fare varie esperienze in contesti prestigiosi altrove. Negli ultimi due anni, sono stato assistente in una scuola di specializzazione di cucina e pasticceria, dove si alternavano chef stellati e professionisti di fama come Iginio Massari, Ernst Knam, Stefano Laghi». 
Finché il “giro professionale” di Davide Posillipo ha accorciato il raggio di spostamento, per riportarlo al luogo e, come dire, anche alla scuola “natali”. 
«Sono tornato portandomi dietro questo bagaglio di cultura gastronomica e sto apportando il mio tocco migliorativo, fatto di rustico ed eleganza insieme, come descrive il logo dell’Osteria della Mal’Ora, un orologio con le lancette a forma di coltello e forchetta».
Giovanna Boglietti

BIELLA - C’è un progetto di alternanza scuola-lavoro, all’Alberghiero sede di Cavaglià, che potrebbe essere descritto - e così lo descrivono i protagonisti - come un’esperienza “in famiglia”. Anche se, è bene anticiparlo, di un’azienda esterna vera e propria si tratta.
Ebbene, succede che due studentesse dell’istituto superiore “Gae Aulenti”, che frequentano la classe terza specializzazione Sala, abbiano proposto alla scuola un locale dove prestare servizio, d’accordo con il titolare, e che l’istituto abbia acconsentito.
 Quel titolare, ed ecco la particolarità di questa alternanza scuola-lavoro, è un ex allievo dell’Alberghiero di Cavaglià, che pochi giorni fa ha riaperto l’attività di famiglia, con la collaborazione di altri due amici, anche loro, tra l’altro, ex studenti della scuola. 
Le due ragazze impegnate nell’esperienza fuori dall’aula sono Alice Coco e Elisa Mandosso. Entrambe di 16 anni, la prima vive a Santhià, la seconda a Tronzano Vercellese. Ed è lì, a Tronzano, che si trova il locale di Davide Posillipo, chef di 26 anni e “vecchia conoscenza” dell’Alberghiero: si tratta del ristorante pizzeria “Osteria della Mal’Ora”, subentrata a quello che una volta era noto come “La bruschetta”. 
«Si tratta di un percorso di alternanza che va a integrare le 200 ore di stage che ci serviranno per l’esame di terza, valido per la qualifica regionale - racconta Alice Coco - Abbiamo lavorato da Davide per due settimane, come stage invernale. La scuola ci aveva proposto mete più lontane, ma abbiamo preferito restare nella zona. La mia famiglia conosceva i titolari e ci siamo fatte avanti. Davide era entusiasta, così ci siamo rivolte alla scuola».
Davide Posillipo ha riaperto l’attività lo scorso 2 febbraio. Cinque giorni dopo, le studentesse sono entrate nel suo staff: «Ci siamo sentite subito in famiglia. Ci piacerebbe, ora che le due settimane sono finite, poter continuare a lavorare con lui», spera Alice. 
Un’esperienza pregressa in un hotel a quattro stelle a Varazze, per lei; una in un villaggio turistico in Calabria, per la compagna Elisa: Davide Posillipo, che dal suo diploma ha fatto un bel po’ di strada, loda la loro preparazione: «Il mio giudizio è ottimo - dice - Tengo particolarmente agli stagisti, perché collaboro con l’Ascom di Vercelli, per la formazione a livello ristorativo, come docente di cucina; quindi, per me lo stage è fondamentale». 
Un’attività “di” e “in” famiglia. Posillipo sta continuando l’attività di famiglia, aperta 14 anni fa dal padre Augusto e della madre Daniela (tutt’ora nel team), e da tre a poco a poco l’ha rivoluzionata, sia dal punto di vista del menù - rivisitazione della cucina piemontese e un buon 70 per cento a base di pesce - sia come arredo e struttura.
Con lui, all’Osteria della Mal’Ora sono entrati altri due “ex” dell’Alberghiero di Cavaglià: Davide Guglielmini, 26 anni anche lui cuoco, e la maître Deborah Della Torre, 28. 
«Non ho voluto subito restare a casa, ho preferito fare varie esperienze in contesti prestigiosi altrove. Negli ultimi due anni, sono stato assistente in una scuola di specializzazione di cucina e pasticceria, dove si alternavano chef stellati e professionisti di fama come Iginio Massari, Ernst Knam, Stefano Laghi». 
Finché il “giro professionale” di Davide Posillipo ha accorciato il raggio di spostamento, per riportarlo al luogo e, come dire, anche alla scuola “natali”. 
«Sono tornato portandomi dietro questo bagaglio di cultura gastronomica e sto apportando il mio tocco migliorativo, fatto di rustico ed eleganza insieme, come descrive il logo dell’Osteria della Mal’Ora, un orologio con le lancette a forma di coltello e forchetta».
Giovanna Boglietti

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