Da guardiacaccia... a vigili urbani

Da guardiacaccia... a vigili urbani
Pubblicato:
Aggiornato:

Per il momento si tratta solo di un’ipotesi, niente più che un’eventualità. Ma la Provincia ha già considerato le eventuali conseguenze del provvedimento che, se entrasse davvero in vigore, potrebbe creare più di qualche problema. Secondo quanto previsto dal decreto legge 78, con cui il Governo lo scorso giugno ha ufficializzato, tra le altre cose, una serie di novità in materia di mobilità del personale della Provincia e della  polizia provinciale, presto i dipendenti dell’ente di via Quintino Sella addetti ai controlli ambientali potrebbero infatti finire a fare nientemeno che i vigili urbani. La conseguenza, raccontata così, sembra avere un che di brutale, ma di fatto questo - se le estreme conseguenze dovessero verificarsi - potrebbe proprio essere l’effetto del provvedimento dell’esecutivo Renzi, per conoscere le cui modalità di attuazione è comunque necessario ora attendere il relativo decreto regionale.

Interessati dal possibile passaggio di funzioni sono, in particolare, i nove agenti di polizia provinciale adibiti, in varia misura, a mansioni legate all’ambiente: le cosiddette guardie ittico-venatorie, gli agenti addetti al controllo rifiuti e quelli che si occupano di controlli in materia di acqua. «Personale che non ha solo molto lavoro - puntualizza Giorgio Saracco, dirigente del Settore ambiente della Provincia - ma oserei dire anche troppo». Dipendenti ormai da molti anni dell’ente, dove a suo tempo sono stati assunti con concorso pubblico, i nove addetti sono stati via via assegnati a mansioni specifiche sulla base delle capacità, delle limitazioni e delle competenze specifiche acquisite, finendo per creare una situazione consolidata

Veronica Balocco

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 27 giugno 2015

Per il momento si tratta solo di un’ipotesi, niente più che un’eventualità. Ma la Provincia ha già considerato le eventuali conseguenze del provvedimento che, se entrasse davvero in vigore, potrebbe creare più di qualche problema. Secondo quanto previsto dal decreto legge 78, con cui il Governo lo scorso giugno ha ufficializzato, tra le altre cose, una serie di novità in materia di mobilità del personale della Provincia e della  polizia provinciale, presto i dipendenti dell’ente di via Quintino Sella addetti ai controlli ambientali potrebbero infatti finire a fare nientemeno che i vigili urbani. La conseguenza, raccontata così, sembra avere un che di brutale, ma di fatto questo - se le estreme conseguenze dovessero verificarsi - potrebbe proprio essere l’effetto del provvedimento dell’esecutivo Renzi, per conoscere le cui modalità di attuazione è comunque necessario ora attendere il relativo decreto regionale.

Interessati dal possibile passaggio di funzioni sono, in particolare, i nove agenti di polizia provinciale adibiti, in varia misura, a mansioni legate all’ambiente: le cosiddette guardie ittico-venatorie, gli agenti addetti al controllo rifiuti e quelli che si occupano di controlli in materia di acqua. «Personale che non ha solo molto lavoro - puntualizza Giorgio Saracco, dirigente del Settore ambiente della Provincia - ma oserei dire anche troppo». Dipendenti ormai da molti anni dell’ente, dove a suo tempo sono stati assunti con concorso pubblico, i nove addetti sono stati via via assegnati a mansioni specifiche sulla base delle capacità, delle limitazioni e delle competenze specifiche acquisite, finendo per creare una situazione consolidata

Veronica Balocco

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 27 giugno 2015

Seguici sui nostri canali