ALTA VALSESSERA - Si chiama M1. E ama la solitudine. O meglio, la vita lo ha costretto a farsene una ragione, anche se la speranza di trovare una compagna non si e? mai affievolita. Quando e? nato, forse a centinaia di chilometri dal Biellese, probabilmente a tutto pensava del suo futuro, tranne che sarebbe finito a passare le sue giornate in una zona sperduta sulle Alpi di Biella, dove da anni e anni, ormai, di suoi simili non se ne vedevano piu?. L’Alta Valsessera. E invece, il destino ha voluto cosi?: e dal 2007, ormai tanti anni per un animale come lui, M1 e? l’unico lupo presente sul territorio biellese. Certamente in modo stabile.
La notizia non e? una notizia, perche? sono anni, ormai, che gli studiosi conoscono e seguono M1. Lo ha spiegato ieri sera al pubblico biellese una delle sue osservatrici d’elezione, Francesca Marucco, coordinatore tecnico-scientifico del progetto Life Wolfalps del Centro grandi carnivori di Entracque, invitata dalla Bufarola a fare il punto proprio sul ritorno della specie sulle Alpi: «Ormai M1 e? un amico, lo conosciamo bene», chiarisce Francesca. Nel corso degli anni, prima dal 2008 al 2012, quindi nuovamente dal 2014, una costante attivita? di monitoraggio, legata ad altrettanti progetti, ha infatti consentito di seguire movimenti e abitudini del lupo. E quel che ne e? emerso e?, questo si?, una notizia: «I risultati genetici degli studi effettuati sugli ultimi campioni raccolti quest’inverno ci hanno consentito di affermare che le tracce provengono sempre dallo stesso maschio che conosciamo - fa notare la studiosa - M1, solitario, presente in Valsessera ormai da quasi dieci anni, da quando si e? staccato dal branco d’origine». Uno scoop, se si pensa a quanto complicato sia riuscire a tenere sotto controllo la presenza di un lupo in una zona incontaminata. Ma anche se si pensa a quanto alte fossero le probabilita? che, ormai, il lupo non ci fosse piu?: «Anche se circa l’80% dei lupi non sopravvive ai primi due anni di vita per via delle difficili condizioni che si trova ad affrontare - chiarisce Francesca Marucco -, il record di longevita? appartiene a una femmina dominante individuata sulle Alpi, arrivata all’eta? di 14 anni». M1, dunque, e? gia? piuttosto anziano, tenuto conto che nel 2007, al primo monitoraggio, era gia? qui.
Avere coscienza della presenza di un lupo sul territorio non significa che debba diffondersene la fobia, magari evitando di frequentare il territorio dell’Alta Valsessera, peraltro uno dei piu? suggestivi del Biellese: «Il lupo non e? assolutamente un animale pericoloso - afferma Francesca Marucco - Almeno, non per l’uomo: non ha alcun senso temerlo, neppure quando e? in branco. Puo? essere invece pericoloso per gli animali domestici, o per le mandrie e le greggi».
Veronica Balocco
Leggi di più sull'Eco di Biella di sabato 24 ottobre 2015
ALTA VALSESSERA - Si chiama M1. E ama la solitudine. O meglio, la vita lo ha costretto a farsene una ragione, anche se la speranza di trovare una compagna non si e? mai affievolita. Quando e? nato, forse a centinaia di chilometri dal Biellese, probabilmente a tutto pensava del suo futuro, tranne che sarebbe finito a passare le sue giornate in una zona sperduta sulle Alpi di Biella, dove da anni e anni, ormai, di suoi simili non se ne vedevano piu?. L’Alta Valsessera. E invece, il destino ha voluto cosi?: e dal 2007, ormai tanti anni per un animale come lui, M1 e? l’unico lupo presente sul territorio biellese. Certamente in modo stabile.
La notizia non e? una notizia, perche? sono anni, ormai, che gli studiosi conoscono e seguono M1. Lo ha spiegato ieri sera al pubblico biellese una delle sue osservatrici d’elezione, Francesca Marucco, coordinatore tecnico-scientifico del progetto Life Wolfalps del Centro grandi carnivori di Entracque, invitata dalla Bufarola a fare il punto proprio sul ritorno della specie sulle Alpi: «Ormai M1 e? un amico, lo conosciamo bene», chiarisce Francesca. Nel corso degli anni, prima dal 2008 al 2012, quindi nuovamente dal 2014, una costante attivita? di monitoraggio, legata ad altrettanti progetti, ha infatti consentito di seguire movimenti e abitudini del lupo. E quel che ne e? emerso e?, questo si?, una notizia: «I risultati genetici degli studi effettuati sugli ultimi campioni raccolti quest’inverno ci hanno consentito di affermare che le tracce provengono sempre dallo stesso maschio che conosciamo - fa notare la studiosa - M1, solitario, presente in Valsessera ormai da quasi dieci anni, da quando si e? staccato dal branco d’origine». Uno scoop, se si pensa a quanto complicato sia riuscire a tenere sotto controllo la presenza di un lupo in una zona incontaminata. Ma anche se si pensa a quanto alte fossero le probabilita? che, ormai, il lupo non ci fosse piu?: «Anche se circa l’80% dei lupi non sopravvive ai primi due anni di vita per via delle difficili condizioni che si trova ad affrontare - chiarisce Francesca Marucco -, il record di longevita? appartiene a una femmina dominante individuata sulle Alpi, arrivata all’eta? di 14 anni». M1, dunque, e? gia? piuttosto anziano, tenuto conto che nel 2007, al primo monitoraggio, era gia? qui.
Avere coscienza della presenza di un lupo sul territorio non significa che debba diffondersene la fobia, magari evitando di frequentare il territorio dell’Alta Valsessera, peraltro uno dei piu? suggestivi del Biellese: «Il lupo non e? assolutamente un animale pericoloso - afferma Francesca Marucco - Almeno, non per l’uomo: non ha alcun senso temerlo, neppure quando e? in branco. Puo? essere invece pericoloso per gli animali domestici, o per le mandrie e le greggi».
Veronica Balocco
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