Cultura con il "Prisma"
“Il Prisma” vuol dire cultura. Al punto che il lavoro dell’assessorato comunale alla cultura lo fa, praticamente, l’associazione. Da giovedì il gruppo dà il via alla tradizionale iniziativa del “Cinema diffuso”, che consente di portare in valle tutta una serie di pellicole di qualità che, altrimenti, i cinefili residenti nella zona rischierebbero di perdere, a meno di sobbarcarsi la trasferta nel capoluogo provinciale.
Il presidente. «La crisi la sentiamo anche noi - spiega Roberto Caccia, presidente dalla costituzione del gruppo, nel 2000 -. Siamo un centinaio di soci, del paese, ma non solo -. Poi ad impegnarsi concretamente nelle varie fasi organizzative, ovviamente, siamo in meno». «Tante le iniziate, legate all’arte e alla cultura in generale - aggiunge Caccia -. Lavoriamo sia sul territorio, organizzando concorsi, ma partecipiamo anche ad escursioni in giro per l’Italia. E poi corsi d’inglese, corsi d’informatica, diritto, presentazione di autori locali, concerti musicali e altre iniziative in collaborazione con l’amministrazione comunale. Di contributi ne vediamo pochi, per cui con gli anni tutto è più difficile. Solo la Fondazione Cassa di risparmio di Biella ci dà una mano significativa. Per il resto dobbiamo aggiustarci». «Per il concorso nazionale di pittura che organizziamo - aggiunge Caccia - abbiamo fatto girare qualche decina di migliaia di euro. Soldi entrati e usciti. Ma sul territorio è rimasta un’iniziativa importante di respiro nazionale». In un Paese dove un ex ministro ha detto che di «cultura non si mangia», ci sono per fortuna persone come Caccia. «Qui tutto è più difficile, non solo rispetto alle grandi città, ma pure con Biella o a Cossato. Ma noi crediamo nel valore della cultura» chiude Roberto Caccia.