Cota: "Io sono per il Quadrante con Novara"
E’ arrivato dopo le 22, reduce dal saluto a Varallo. Ma, nonostante la giornata ricca di impegni non è voluto mancare alla festa provinciale della Lega Nord di Biella. Il Governatore del Piemonte, Roberto Cota, a Occhieppo Inferiore, ha parlato a 360 gradi della situazione politica e delle difficoltà a far quadrare i conti dopo i tagli del Governo. «Indiscriminati, che non tengono conto delle amministrazioni che sono sempre state virtuose come il Piemonte che, sulla sanità, si è impegnato in un serio piano di rientro» dice in modo agguerrito.
Presidente, il Governo Monti ha cancellato le Province e si è aperto il dibattito sulla riorganizzazione in Piemonte dei territori. In particolare per Biella c’è la doppia opzione: Vercelli o Quadrante. Qual è il suo pensiero?
«Nei giorni scorsi abbiamo partecipato in Svizzera a un incontro per la creazione della Macro regione alpina, per contare di più in Europa. Trovo che la scelta di creare un Quadrante che comprenda un territorio ampio, sia importante in ottica futura perché potrà avere maggiore peso all’interno della Macro regione stessa e in Europa».
C’è invece chi pensa che sia meglio andare con Vercelli perché con lei al governo della Regione si è passati da una politica “torinocentrica” a un’altra “novarocentrica”.
«Nulla di più falso. Sono il presidente di tutti e lo testimonia il mio continuo impegno sul territorio. Basta vedere questa sera. Prima ero a Varallo, ora a Biella. Per me i territori hanno una grande importanza e la politica che abbiamo messo in campo sino ad ora cerca di tutelarli in egual misura».
Roberto Simonetti ha il suo via libera per ricandidarsi alla Camera lasciando la Provincia di Biella?
«Credo che abbia svolto un ottimo lavoro a Roma e che debba continuare. Detto questo penso che il via libera per la ricandidatura di Simonetti non sia necessario che lo dia io, ci ha già pensato il Governo Monti con questa manovra».
La Lega ha aperto una nuova fase della propria vita con l’arrivo di Roberto Maroni. Che rapporti ci sono tra voi?
«Lo conosco da tanto tempo, sono stato anche il suo vice capogruppo alla Camera e so come lavora. Credo sia l’uomo giusto».
Torniamo a Biella e al nuovo ospedale. Che ruolo avrà in Piemonte?
«Sarà sicuramente importante. Ora pensiamo a completarlo e ad aprirlo. Devo però dire che dobbiamo fare i conti con le ristrettezze economiche dettate dai tagli indiscriminati del Governo e che siamo in una fase di transizione per la sanità piemontese dopo la riforma del sistema che abbiamo voluto introdurre e la creazione delle reti ospedaliere. E’ vero che l’ospedale di Biella, progettato anni fa, è un po’ sovradimensionato rispetto alle esigenze del territorio, ma sapremo come valorizzarlo».
Biella attraversa un momento di crisi forte. Quali sono le ricette che la Regione mette in campo per far fronte alla situazione?
«Con i contratti d’insediamento abbiamo dato una prima risposta. Servono però le infrastrutture, dai treni all’autostrada, per rendere più competitiva Biella. E stiamo lavorando proprio in queste due direzioni».
Croce Rossa. Al termine del suo incontro a Occhieppo Inferiore, Cota ha preso informazioni sui ritardi dei pagamenti alla Croce Rossa di Biella.
«Chiederò all’assessore Monferino di informarsi sulla situazione e di porre rimedio».