Cossato città cardio-protetta

Cossato città cardio-protetta
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COSSATO  - Il Comune ha predisposto un progetto per dotare la città di un certo numero di defibrillatori, che coinvolgerà la Croce Rossa Italiana di Cossato ed anche il Centro Incontro. In questi giorni, sono stati consegnati  al  Comune  8 di questi apparecchi, ai quali se ne sono aggiunti altri due, offerti, rispettivamente, dalla Farmacia Friolotto e da Maria Pia Poletti, in memoria di suo figlio, Marco Mosca, deceduto alcuni anni or sono. Ne parla il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali, nonché medico del 118, Enrico Moggio. 

«E’ nostra intenzione, nel tempo - spiega -, di far diventare Cossato la “prima città del Biellese cardio-protetta”, in quanto vogliamo che la nostra popolazione sia protetta nei confronti di quelle situazioni che vengono chiamate “morte improvvisa”, che colpiscono una grande quantità di persone. C’è una morte improvvisa che si verifica, in media, ogni anno, in Italia, ogni mille persone».

«In caso di presunto ed improvviso arresto cardiaco, si ricorre a questo dispositivo di soccorso che contribuisce a salvare fino ad oltre il 30% delle persone colpite. E’ nostra intenzione di posizionare, appena possibile, in alcuni luoghi strategici, uno di questi apparecchi: nelle due palestre comunali (medie da Vinci e Lucia Maggia), nel municipio di piazza Angiono, in Biblioteca ed al Centro Incontro».

«Nel bando che avevamo emesso per l’assegnazione della gestione del teatro comunale, era previsto - dà notizia il vicesindaco Moggio – che chi vinceva  la gara, era tenuto a dotare la struttura di uno di questi defibrillatori, che costano, all’incirca mille euro l’uno».

«In caso di necessità, l’apparecchio  può essere utilizzato, su indicazione della centrale operativa sanitaria (118) da chiunque. Tuttavia, fa parte del progetto la formazione di alcune persone che, abitualmente, frequentano queste strutture. Se ne occuperà la Croce Rossa Italiana di Cossato, che è parte fondamentale di questo nostro progetto. L’apparecchio sarà a disposizione di chi si troverà in uno dei cinque punti». Le nozioni per il suo utilizzo sono molto  semplici; occorrerebbe frequentare un corso di 4 ore, ma, in caso  di necessità, lo può fare chiunque. Contestualmente, si dovrà, però,  richiedere l’urgente intervento del 118. Lo strumento, infatti, serve a stabilizzare, momentaneamente, il battito cardiaco, in attesa dell’intervento del 118.

Franco Graziola

COSSATO  - Il Comune ha predisposto un progetto per dotare la città di un certo numero di defibrillatori, che coinvolgerà la Croce Rossa Italiana di Cossato ed anche il Centro Incontro. In questi giorni, sono stati consegnati  al  Comune  8 di questi apparecchi, ai quali se ne sono aggiunti altri due, offerti, rispettivamente, dalla Farmacia Friolotto e da Maria Pia Poletti, in memoria di suo figlio, Marco Mosca, deceduto alcuni anni or sono. Ne parla il vicesindaco ed assessore ai servizi sociali, nonché medico del 118, Enrico Moggio. 

«E’ nostra intenzione, nel tempo - spiega -, di far diventare Cossato la “prima città del Biellese cardio-protetta”, in quanto vogliamo che la nostra popolazione sia protetta nei confronti di quelle situazioni che vengono chiamate “morte improvvisa”, che colpiscono una grande quantità di persone. C’è una morte improvvisa che si verifica, in media, ogni anno, in Italia, ogni mille persone».

«In caso di presunto ed improvviso arresto cardiaco, si ricorre a questo dispositivo di soccorso che contribuisce a salvare fino ad oltre il 30% delle persone colpite. E’ nostra intenzione di posizionare, appena possibile, in alcuni luoghi strategici, uno di questi apparecchi: nelle due palestre comunali (medie da Vinci e Lucia Maggia), nel municipio di piazza Angiono, in Biblioteca ed al Centro Incontro».

«Nel bando che avevamo emesso per l’assegnazione della gestione del teatro comunale, era previsto - dà notizia il vicesindaco Moggio – che chi vinceva  la gara, era tenuto a dotare la struttura di uno di questi defibrillatori, che costano, all’incirca mille euro l’uno».

«In caso di necessità, l’apparecchio  può essere utilizzato, su indicazione della centrale operativa sanitaria (118) da chiunque. Tuttavia, fa parte del progetto la formazione di alcune persone che, abitualmente, frequentano queste strutture. Se ne occuperà la Croce Rossa Italiana di Cossato, che è parte fondamentale di questo nostro progetto. L’apparecchio sarà a disposizione di chi si troverà in uno dei cinque punti». Le nozioni per il suo utilizzo sono molto  semplici; occorrerebbe frequentare un corso di 4 ore, ma, in caso  di necessità, lo può fare chiunque. Contestualmente, si dovrà, però,  richiedere l’urgente intervento del 118. Lo strumento, infatti, serve a stabilizzare, momentaneamente, il battito cardiaco, in attesa dell’intervento del 118.

Franco Graziola

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